Inter News 24
·16 de junho de 2025
Berti convinto: «Chivu? Lo conosco bene, il Mondiale per Club sarà un bel banco di prova per lui. Che legnata la finale di Champions!»

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·16 de junho de 2025
Intervistato da La Repubblica, Nicola Berti ha detto la sua sull’Inter e sulla scelta di puntare su Chivu come allenatore: queste le sue parole in vista dell’inizio del Mondiale per Club.
RICORDI – «Eravamo fortissimi, ma lo era anche il Brasile. In quella finale ero l’unico interista in campo e questo mi rendeva orgoglioso. In ritiro, lo dicevo al mio compagno di stanza, Franco Baresi, e lui sorrideva. Invece, si incazzava quando fumavo il sigaro».
SE MI MANCANO GLI USA? – «Se l’Inter va avanti nel torneo, prendo un aereo e mi piazzo in tribuna, fra i tifosi newyorkesi».
GLI AMERICANI CAPISCONO DI CALCIO? – «Sempre di più. Merito degli immigrati: messicani, sudamericani, spagnoli, italiani. Capita nei campi di basket di vedere bambini e bambine che prendono a pedate un pallone. Il movimento cresce, investono parecchio, comprano club europei. Il soccer non supererà mai i loro sport, ma sta crescendo».
SE SONO MAI PIU’ TORNATO AL ROSE BOWL? – «Nello stadio mai. In California, certo. Finito il Mondiale non rientrai in Italia, mi fermai lì per le vacanze con un amico brasiliano. Un viaggio bellissimo, fra Los Angeles e San Diego, per dimenticare l’amarezza della finale».
ALL’INTER BASTERÀ UNA VACANZA PER SUPERARE LA FINALE DI MONACO? – «Non sarà facile, è andata molto male. Ero allo stadio, che legnata. Magari qualche cambio nel primo tempo avrebbe fatto bene, ma la verità è che non avevamo più energia. È un fatto fisico, si era capito già contro la Lazio. Una stagione meravigliosa, con un finale faticoso».
CHIVU L’UOMO GIUSTO PER RICOMINCIARE? – «Lo conosco bene. Bravissimo ragazzo. Agli eventi dell’Inter, ci troviamo fuori a fumare, io il sigaro, lui le sigarette. Il Mondiale per Club è un bel banco di prova, può aiutarlo a prendersi davvero la squadra».
QUALE AVVERSARIA IN CAMPIONATO FA PIU’ PAURA? – «Dobbiamo avere paura di noi stessi. L’Inter deve recuperare in fretta la concentrazione e chiedere uno sforzo in più ai giovani, soprattutto ai nuovi arrivati, che mi sembrano bravi».
COME SI RISOLLEVA LA NAZIONALE? – «Se non si qualifica nemmeno questa volta, noi italiani saremo costretti a trovare qualcun altro da tifare. Scherzi a parte, sarebbe imperdonabile. Per chi ha vestito la maglia azzurra, è un dolore vivere questi anni».
SE CAPISCO ACERBI E RANIERI CHE HANNO RIFIUTATO LA NAZIONALE? – «Io pur di giocare nell’Italia sarei stato anche in porta. Restava un sogno, anche a fine carriera. Ma non giudico nessuno, ognuno ha le sue motivazioni».
I GIOVANI FATICANO AD EMERGERE – «È un mistero. Prima del grande passo, molti talenti si perdono. L’Inter è arrivata in finale di Youth League, la Champions dei ragazzi. Vediamo quanti di quei giovani giocheranno in prima squadra. Chivu, che ha allenato le giovanili, può essere prezioso».