PianetaSerieB
·21 de novembro de 2024
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Nicola Citro, ex attaccante del Bari, è intervenuto nel corso della trasmissione di PianetaBari per parlare dei biancorossi e di Novakovich, suo compagno di squadra nella stagione 19/20 al Frosinone.
Qui le sue parole, estratte dalla fonte citata in precedenza: “Con Nova ci sentiamo spesso, ha preso casa mia in affitto. È un grandissimo attaccante, già a Frosinone lo ha dimostrato. Nonostante la sua fisicità è un giocatore molto tecnico che a Bari può fare veramente bene come ha fatto a Salerno. Sono felice per lui perché si sta ambientando bene.
Venendo da una retrocessione mentalmente forse non sei al meglio, ma va detto che comunque aveva fatto bene. Penso che a Bari abbia trovato un ambiente diverso e con ambizioni diverse. Sinceramente me l’aspettavo, perché Novakovich è un giocatore validissimo e lo ha dimostrato negli ultimi anni in Serie B. Ci speravo in un impatto così e credo che potrà fare ancora meglio da qui in avanti.
L’attacco del Bari non si discute, ci sono giocatori importanti che non sto io a presentare. Hanno a disposizione attaccanti che in Serie B hanno sempre fatto bene e con caratteristiche diverse, che possono giocare insieme contro qualsiasi avversario e si compensano. Novakovich fa più da collante, gli piace tenere la palla e viene incontro. Lasagna attacca la profondità e libera il gioco tra le linee.
Con Longo c’è una stima reciproca, abbiamo vinto i playoff insieme a Frosinone in un anno molto bello nonostante volevo che mi facesse giocare più spesso titolare. Allo stesso tempo mi teneva molto in considerazione in partita, tant’è che le ho giocate tutte. È un mister giovane, preparato e determinato, che sa quello che vuole dai suoi giocatori e a Bari lo sta dimostrando.
L’anno scorso è stato difficile per tutti, non solo per Mattia. Da fuori è difficile dire cosa potesse essere successo, anche visto che i risultati non arrivano. Sappiamo le qualità di Mattia. ha strapotere fisica, una grande gamba. Da quando l’ho conosciuto è migliorato moltissimo e ora sta dimostrando il suo vero valore.
Che ricordi ho di Bari? Sicuramente il ricordo più bello è il gol al Francavilla. Lo riguardo spesso, quell’abbraccio a fine gara con i compagni. Sono anche sposato con una barese, abbiamo comprato casa per cui è ormai qui ho messo le basi per il futuro. Penso di aver dato meno di quanto Bari poi abbia dato a me.
La promozione? La squadra era fortissima. Io venivo da un infortunio al ginocchio e feci la prima partita a ottobre. Sapevamo che se avessimo giocato tutti per lo stesso obiettivo avremmo potuto vincere il campionato, visto che avevamo un gruppo fortissimo anche a livello umano e questo ci ha permesso di essere sempre in testa. Eravamo obbligati a vincere.”
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