PianetaChampions
·12 de dezembro de 2024
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Nicolò Barella, centrocampista e vice-capitano dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista a DAZN di cui Fcinter1908 ha riportato i passaggi più significativi.
“I miei sogni erano vincere lo scudetto, e ne sono arrivati due, e vincere un mondiale: ora lo cambio e metto giocare un mondiale dato che non ho avuto quella fortuna o bravura. Speriamo arrivi presto questa soddisfazione: poi vincerlo lo lasciamo là nel cassetto. Dove sono cambiato di più? Nella vita privata siamo più numerosi in famiglia, nel calcio è cambiato il modo di viverlo: ho sempre tanta voglia di vincere e dimostrare il mio valore ma magari con un po’ più di serenità di prima e meno arroganza. Penso di più ad aiutare la squadra che magari ad un ritorno personale: magari prima non arrivavo a fare questo ragionamento. Questo mi piace e la gente me lo riconosce. Cerco di divertirmi al 100%: sto invecchiando e cerco di godermelo più che posso.
Corvino dice che posso essere sia manovale che ingegnere? Lo ringrazio: è vero, nel mio modo di giocare ho perfezionato delle cose. Prima ero più attratto dal recupero palla o dal gol, cose che sono più importanti dei tifosi, ma c’è tanto lavoro dietro: questo l’ho imparato da compagni che avevano tanta esperienza. Un maestro in questo è Mkhitaryan: tutti sanno che è fortissimo ma non vedono il lavoro che fa dietro, c’è solo da imparare. Io ho cercato di adattare il mio gioco a questo centrocampo, indipendentemente da chi giochi: bisogna essere bravi a leggere la partita, sicuramente la mia zona è un po’ più da ingegnere.
L’Atalanta? Sicuramente è una squadra fortissima a prescindere dalla classifica: hanno trovato una consapevolezza di squadra internazionale, il cammino in Europa è quello che ti dà fiducia. Bisogna rispettarli e stare attenti: bisogna prima arrivare al Napoli e poi si vedrà. Conte? E’ uno dei migliori allenatori del mondo: lui ha messo le basi per quello che stiamo facendo ora. A San Siro è stato strano e bello: il calcio è fatto così, si hanno compagni e allenatori e nel tempo si cambia. Mister Inzaghi ha messo la sua parte, ha fatto dei miglioramenti: ha aggiunto un qualcosa che noi abbiamo preso e ora abbiamo trovato un equilibrio perfetto. E’ arrivato dalla Lazio, con cui aveva fatto grandissime cose, però l’Inter è uno step in avanti: ha dimostrato che questo step è servito e ha dimostrato di essere uno degli allenatori più forti del mondo per quello che ha vinto. Cercheremo di fargli vincere ancora qualcosa: possiamo solo ringraziarlo per la persona che è e per come ci fa stare.
I miei sogni? Sportivamente vorrei la Champions, avendo perso la finale, il sogno è quello. Sono cambiati tanti giocatori, ma il fulcro, il mister e la società è rimasto quello. Non ci deve distogliere dal campionato che rimane importantissimo per noi. Ci sono tante squadre che hanno vinto campionato, la coppa e Champions, possiamo farlo anche noi. Abbiamo tutte le possibilità e ci proveremo. Mi piacerebbe essere ricordato per aver fatto qualcosa di grande per questo club. Il futuro? Nel calcio può succedere di tutto, ma io ho sempre manifestato l’intenzione di rimanere all’Inter. Vedo un progetto serio e la possibilità di fare qualcosa di grande. Non ho mai fatto credere a nessuno di voler andare via. Non so nemmeno di offerte perché non c’è mai stato nemmeno un confronto col mio procuratore. Spero che la società sia contenta di questo, me l’hanno dimostrato coi fatti. Posso solo ringraziarli e spero di poter fare ancora meglio”.