Inter Milan
·24 de fevereiro de 2025
Assemblea dei soci: la conferenza stampa del Presidente Marotta
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·24 de fevereiro de 2025
Ci dà un aggiornamento sull'Assemblea dei soci appena conclusa? "Abbiamo svolto i lavori in un clima di grande affetto e tranquillità, è stato modificato un articolo dello statuto. Inoltre è stato ratificato l'ingresso nel CDA di tre persone: Max Catanese, il nostro Chief of Staff, e di due personalità importanti, Claudia D'Arpizio e Diego Gigliani. Entrano su indicazione della Proprietà per dare un ulteriore apporto di competenza e professionalità per raggiungere i nostri obiettivi". Come si arriva allo scontro con il Napoli, ora che l'Inter è capolista? Chi ha più pressione ora? "Questo momento è interlocutorio, ci sono ancora tanti punti a disposizione da qui a fine stagione. La nostra squadra è al vertice in Italia, siamo primi in campionato, siamo l'unica italiana ancora in corsa in Champions League, siamo ancora anche in Coppa Italia. Questo per noi è un orgoglio, questi sono i nostri obiettivi. Possiamo considerare questo campionato uno dei più equilibrati degli ultimi anni. Ci sono tre squadre autorevolmente candidate, assisteremo a un finale di campionato entusiasmante, il nostro DNA è quello di essere protagonisti fino in fondo". Negli ultimi anni abbiamo visto dei mercati mirati, vista la concorrenza ci aspettiamo un'Inter più aggressiva? "Non possiamo parlare di rivoluzione. Siamo orgogliosi del lavoro fatto da tutto il gruppo, nel corso degli anni abbiamo messo sempre tasselli importanti. Abbiamo creato uno zoccolo duro di italiani, poi abbiamo cercato professionisti che hanno potuto dare esperienza. Siamo già proiettati nel futuro, monitoriamo le situazioni. Contrariamente alle critiche che ci sono piovute addosso, mantenere la quasi totalità dell'organico all'inizio della stagione significa che si è lavorato bene, e infatti siamo tranquilli con gli innesti che abbiamo fatto. Il modello di riferimento sarà leggermente modificato: la giusta filosofia della Proprietà è quella di fare investimenti su giovani che garantiscano il fatto di essere asset patrimoniali, ma che diano anche valore tecnico nell'immediato alla squadra". Gli investimenti sui giovani possono essere sganciati dalle uscite di calciatori in rosa? "Ho imparato a valutare che tutte le società italiane non possono non ricorrere al player trading, ovvero sfruttare le giuste plusvalenze per arrivare alla sostenibilità economica e finanziaria. Possiamo investire, non siamo obbligati a vendere, ma non escludiamo qualche operazione in uscita nella logica di dare una giusta importanza alla rosa futura e anche per far quadrare i numeri nelle valutazioni di bilancio". Cosa cambia nelle prospettive future? "Non aspettiamoci una rivoluzione. L'età media in Europa si è abbassata, è logico e giusto andare anche noi in questa direzione. I nostri senatori non verranno esclusi, anzi. Hanno recitato un ruolo fondamentale nelle nostre vittorie, quindi valuteremo tutte le posizioni. Cambiando il modello non cambiano gli obiettivi. Nel DNA abbiamo il verbo vincere: parteciperemo a tutte le competizioni con l'obiettivo di andare molto in alto. L'ambizione non è arroganza, ma sicurezza di se stessi, di quello che è stato fatto. Diamo continuità al nostro percorso". Il nuovo modello di calciomercato comporta dei rischi? "Non sarà un cambiamento radicale, cambia un po' l'approccio al calciomercato. Negli ultimi anni siamo ricorsi ai giocatori svincolati, faremo qualche innesto giusto, alcune idee le stiamo già portando avanti adesso. Il modo per ringiovanire la rosa è fare investimenti. Vogliamo dare valore alla rosa e al Club. Oaktree ci ha dato questa possibilità: lavoreremo in armonia con la Proprietà, considerando comunque che la rosa attuale sarebbe già competitiva anche per la prossima stagione". E' giusto pretendere un alto standard arbitrale? "La nostra società non si sbilancia pubblicamente sull'operato degli arbitri perché quello del direttore di gara è un ruolo difficile. Ci sono state occasioni che hanno generato confusione, e questo è da collegare al protocollo sull'utilizzo del VAR. Io sono favorevole alla tecnologia, deve riportare però alla soggettività dell'arbitro. C'è bisogno di un perfezionamento nell'utilizzo del protocollo. Tutto questo andrà affrontato a fine stagione". A che punto è il progetto dell'Under 23? "Posso dire ufficialmente che stiamo allestendo il modello della squadra Under 23. Presenteremo la domanda in federazione, non dovrebbero esserci problemi al riguardo, quindi dalla stagione 25-26 dovremmo avere la squadra Under 23. In linea di massima giocheremo a Monza, la stiamo allestendo assieme allo staff, valutando che modello dare all'organico e alla conduzione tecnica". Quanto è difficile riconfermarsi? "Riconfermarsi è sempre difficile: l'anno scorso abbiamo vinto, ora siamo primi, ma è davvero molto difficile ripetersi. Il nostro percorso è fatto con l'intento di arrivare fino in fondo. Se altri arriveranno prima di noi diremo: bravi". Ci può aggiornare sulla situazione stadio? "Lo stadio rappresenta il focus principale per la Proprietà. Senza un impianto dagli standard elevati hai difficoltà a chiudere il gap con le big europee: in termini di ricavi, accoglienza, ospitalità. Oaktree tiene molto a questo perché uno stadio nuovo aumenterebbe il valore dell'azienda. Stiamo lavorando con il Milan affinché l'ubicazione di San Siro sia quella scelta per far proseguire il progetto. Si cercherà di fare un'offerta per l'area attuale di San Siro e di quella adiacente". Avete in programma di prolungare ulteriormente il contratto di Simone Inzaghi? "Non ne abbiamo parlato, il rapporto con lui è molto buono. Siamo veramente un corpo e una squadra sola. Quando le cose vanno bene non c'è motivo di analizzare in maniera negativa. Secondo me e tutti noi il ciclo Inzaghi non è per nulla terminato, siamo orgogliosi di proseguire con lui".