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·08 de julho de 2025

Allegri Milan, il paragone di Condò non passa inosservato: sul nuovo tecnico rossonero l’ha detto veramente!

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Allegri Milan, clamoroso paragone di Paolo Condò: il giornalista ha paragonato la conferenza del livornese a quella di Obama

Nel primo pomeriggio di oggi, martedì 8 luglio 2025, la conferenza stampa di Massimiliano Allegri a Casa Milan ha segnato un momento cruciale per il club rossonero. Il neo tecnico è stato presentato alla stampa, e le sue parole, o la loro apparente assenza di “storicità”, hanno catturato l’attenzione degli osservatori. Tra questi, Paolo Condò, in diretta su Sky Sport, ha offerto un’analisi perspicace, paragonando la presenza di Allegri a un messaggio in sé, un po’ come l’elezione di Obama.

Condò ha sottolineato come Allegri, con il suo passato blasonato e la sua vasta esperienza, non abbia avuto bisogno di pronunciare frasi ad effetto. La sua sola presenza, affiancata a quella del neo Direttore Sportivo Igli Tare, è stata interpretata come il vero messaggio lanciato dal Milan dopo quella che Condò ha definito una “catastrofe” sportiva nella scorsa stagione.


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Il “Messaggio” Allegri e la svolta rossonera

Secondo l’analisi di Condò, il Milan ha finalmente intrapreso una direzione chiara e decisa. Dopo l’esperienza con due allenatori portoghesi – Fonseca, descritto come “brava persona ma secondo me molto debole”, e Conceição, che insisteva nel voler definire il proprio stile – l’arrivo di Allegri rappresenta un cambio di passo significativo. Allegri, con la sua autorevolezza intrinseca, non necessita di auto-presentarsi o di difendere il proprio operato. La sua carriera parla per lui, trasmettendo un senso di competenza e stabilità che il Milan ha disperatamente cercato.

Questo concetto del “messaggio in sé” è centrale nell’interpretazione di Condò. La scelta di Allegri non è solo la nomina di un allenatore, ma un’affermazione delle nuove ambizioni e della volontà di riscatto del club. È un segnale forte e chiaro, sia all’interno che all’esterno, che il Milan intende ripartire con basi solide e con figure di comprovata esperienza.


Il Ruolo Chiave di Igli Tare e le Resistenze Interne

Un altro elemento fondamentale evidenziato da Condò è la presenza di Igli Tare come Direttore Sportivo. Condò ha rimarcato come questa figura fosse “clamorosamente mancata” al Milan nella scorsa stagione. Il fatto che Tare fosse libero da gennaio e che ci sia voluto “così tanto” per portarlo a Milanello, fa riflettere sulle resistenze interne alla creazione di questo ruolo essenziale. Questa lentezza nell’ingaggio di Tare suggerisce, secondo Condò, delle dinamiche complesse all’interno della società che hanno ostacolato una piena strutturazione dell’area sportiva.

Proprio in questo contesto si inserisce il richiamo di Allegri all’unità societaria. Un richiamo che, per Condò, non è casuale ma fondamentale per il futuro del Milan. La sinergia tra Allegri e Tare è vista come la chiave di volta per la resurrezione del club. “Il Milan risorgerà se lascerà carta bianca a Tare e Allegri,” ha affermato Condò, esprimendo una forte convinzione nel potere di questa partnership. La loro scelta è un “grande passo avanti” che va riconosciuto a Furlani o a chi ha preso questa decisione, indicando una rinnovata fiducia nelle capacità dirigenziali attuali.

In sintesi, la conferenza stampa di Massimiliano Allegri non è stata solo una formalità, ma un vero e proprio manifesto programmatico del nuovo corso rossonero. Le parole di Paolo Condò su Sky Sport offrono una lettura profonda e ottimistica, sottolineando come la combinazione Allegri-Tare sia il simbolo di un cambiamento necessario e atteso, pronto a riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo. La strategia di comunicazione di Allegri, basata sulla sua stessa figura, unita alla cruciale aggiunta di Tare, disegna un futuro in cui competenza, esperienza e unità d’intenti saranno i pilastri della rinascita del Milan.

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