Lega B
·11 de janeiro de 2024
Alla scoperta di Andrea Giorgini del Südtirol

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·11 de janeiro de 2024
In una stagione per ora complessa per il Südtirol, si contano alcune note estremamente positive per un club sempre abile ad investire su giovani promettenti o calciatori provenienti da categorie minori.
Tra queste spicca sicuramente il nome di Andrea Giorgini, il difensore classe 2002 prelevato nel gennaio 2023 dal Latina e originario di Fano (dove è cresciuto nelle giovanili).
Giorgini, difensore impiegato già anche come esterno, si è dimostrato una garanzia per il Südtirol che lo ha schierato in campo praticamente in tutte le partite, per un totale di 1.588 minuti giocati. Giorgini, infatti, è il raggio di sole che attraversa le montagne di Bolzano per atterrare sullo stadio Druso, in una stagione al momento in chiaroscuro per la compagine tirolese.
Il difensore è stato contrattualizzato fino al 30 giugno 2026, e dopo alcuni mesi di apprendistato, dallo scorso settembre è diventato un titolare fisso dell’undici del Südtirol. I numeri lo testimoniano alla perfezione. Ad oggi Giorgini ha messo in fila molti colleghi più esperti della categoria su alcune statistiche fondamentali per un difensore: i contrasti, i duelli vinti, le palle intercettate e quelle recuperate.
Nel primo caso è andato oltre il 55% di efficacia, mentre nel secondo si è fermato “solo” al 51%. Segno certo di grinta, forza fisica e mentale, nonostante il salto di categoria realizzato poco meno di un anno fa. Molto interessanti i dati riguardanti la lettura del gioco in fase difensiva. Sono ben 18 le palle intercettate, quasi una a partita, mentre sono addirittura 88 le palle recuperate: 4,27 a partita.
Il difensore marchigiano non disprezza nemmeno un ruolo centrale in fase di costruzione, attitudine testimoniata dai 515 passaggi riusciti sui 700 tentati da inizio campionato. Il 71% di riuscita, con una media di 36 a partita.
Del resto, non si mettono in fila 84 partite da titolare, fra i 18 e i 20 anni, con il Latina tra Serie D e Serie C, se non si hanno le caratteristiche tecniche, fisiche e mentali giuste.
Caratteristiche che nel caso di Giorgini sono addirittura un marchio di famiglia. Andrea, infatti, è il figlio d’arte del papà Davide, anche lui difensore che ha giocato diversi anni fra i dilettanti delle Marche con esperienza in Serie C con la Vis Pesaro.
Il legame con la famiglia non è banale per Giorgini. Legatissimo a suo nonno scomparso poco prima del suo debutto tra i professionisti, il difensore ha dedicato la scelta del numero delle prime maglie della sua carriera proprio al nonno: un insolito 45 a rappresentare il suo anno di nascita.
Giorgini ha avuto modo di affinarsi anche nell’Ascoli Primavera nel 2020, dove, pur avendo giocato solo un match a causa dello stop legato al lockdown, ha avuto la possibilità di allenarsi con l’attuale tecnico dello Spartak Mosca Guillermo Abascal. E per di più in una rosa che ha vinto il Girone B della Primavera 2 guadagnando la promozione.
Il difensore del Südtirol vanta un fisico importante, 190 centimetri di altezza su cui si innesta una muscolatura compatta e flessibile che gli permettono di avere uno scatto breve ed una progressione importante decisive per i recuperi difensivi e i duelli.
La promessa in forza agli altoatesini può invece lavorare su alcuni difetti. Si tratta della sua propensione alla fase offensiva, attività in cui Giorgini, nonostante la stazza, tende a non avventurarsi: basti pensare che nel campionato in corso ha tirato solo due volte nello specchio della porta avversaria e in carriera ha segnato tre reti. Il futuro è comunque dalla sua parte e i margini di crescita ci sono tutti affinché possa costruirsi come un difensore di valore in un campionato di alto livello quale la Serie BKT.