Aleksander Stankovic a Sky: «Consigli all’Inter sullo Young Boys? Questi campioni non ne hanno bisogno. Vi spiego come si gioca su questo campo, e su Dimarco…» | OneFootball

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·22 de outubro de 2024

Aleksander Stankovic a Sky: «Consigli all’Inter sullo Young Boys? Questi campioni non ne hanno bisogno. Vi spiego come si gioca su questo campo, e su Dimarco…»

Imagem do artigo:Aleksander Stankovic a Sky: «Consigli all’Inter sullo Young Boys? Questi campioni non ne hanno bisogno. Vi spiego come si gioca su questo campo, e su Dimarco…»

L’ex capitano dell’Inter Primavera, Aleksander Stankovic, consiglia i nerazzurri su come affrontare lo Young Boys: le sue parole

Intervistato da Sky Sport, Aleksander Stankovic ha parlato così alla vigilia di Young Boys Inter, sfida valevole per il terzo turno di Champions League. L’ex capitano della Primavera nerazzurra in estate si è trasferito in Svizzera, al Lucerna, squadra con la quale ha sfidato proprio lo Young Boys quattro giorni fa in campionato.

SE HO DATO CONSIGLI ALL’INTER? – «No io a questi campioni non posso dare consigli, sono passato per salutare tutti e mi ha fatto tanto piacere».


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COME STA ANDANDO IN SVIZZERA? – «Molto bene, lasciare Milano non è stato facile. Il mister e i compagni mi hanno fatto sentire a casa e mi hanno dato tanta fiducia».

COM’È GIOCARE IN QUESTO CAMPO SINTETICO, DOVE HO GIOCATO SOLO 4 GIORNI FA? – «Se sei abituato ad un campo in erba non è facile, non è immediato abituarsi subito, ma poi o giocatori si abituano a tutto».

IN COSA È DIVERSO? – «Il rimbalzo della palla, che va molto più veloce ed è più basso dato che bagnano tanto il campo, ma i giocatori dell’Inter sono abituati ad adattarsi e si abitueranno subito».

SU DIMARCO – «Mi sento spesso con lui, è come un fratello maggiore. Dal primo giorno in prima squadra mi è venuto vicino mettendomi una mano sulla spalla ringrazio lui e tutti gli altri che mi aiutano sempre tanto».

SULLA FAMIGLIA STANKOVIC – «Stiamo andando bene dai, lavoriamo tanto. Ci impegniamo tanto. Lui ha fatto una partita molto bella, la prima in A non è facile e sono contento per lui. Anche io mi sto abituando dopo le giovanili ad abituarsi al calcio dei grandi».

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