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·01 de junho de 2025

Acerbi rifiuta la convocazione in nazionale. Spalletti: «Ne prendo atto e si va avanti»

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“Acerbi non ha risposto alla convocazione. Questione fisica? No. Ha ripensato a quanto successo intorno a lui. Prendiamo atto e si va avanti”. Cosi il commissario tecnico della nazionale italiana Luciano Spalletti ha ufficializzato che Acerbi non ha risposto alla convocazione per le prossime sfide degli azzurri.

“Me l’ha detto per messaggio che non partecipa, io gli ho risposto e ci ho parlato per telefono – ha aggiunti il ct -. Ci sono calciatori che sono meritevoli quanto lui di avere la nostra considerazione e attenzione. Più volte ho detto di dover stare attento a quello che propone il campionato, e io l’ho convocato proprio per questo motivo, per quello che aveva fatto vedere in questo periodo”.


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Acerbi e la nazionale, le parole di Spalletti

Uno scontro che nasce probabilmente anche dalle parole dello stesso ct nei mesi scorsi. “Lei lei sa di che anno è Acerbi?”, aveva risposto a un giornalista. “Secondo me Bastoni, Calafiori e Buongiorno hanno delle qualità importanti uguali. Che Acerbi sia un calciatore fantastico, che stia facendo benissimo sono d’accordo. Però credo in questi calciatori che ho portato e vado avanti così. Secondo me questi giocatori meritano e continuo a portarli. Il gruppo grossomodo è fatto. Grazie del consiglio”.

Oggi così è arrivata la risposta di Acerbi, con la decisione di non rispondere alla convocazione e poi dare la propria versione con un post su Instagram:

“Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me”, è la risposta di Acerbi. “Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti, non esistono ad oggi le condizioni per proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte”.

“Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione’ per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro”. “Auguro il meglio alla Nazionale e, come ai miei compagni, continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo”, conclude il difensore dell’Inter.

Cosa rischia Acerbi? La normativa FIGC per le nazionali

Cosa rischia Acerbi? Le NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) della FIGC, agli articoli 75 e 76, regolamentano i rapporti tra club e nazionali.

Al comma 3 dell’articolo 75 si legge: “Le società hanno l’obbligo di rilasciare, nel rispetto della normativa FIFA, i propri calciatori e calciatrici convocati per la Nazionale A maschile e femminile. Per le attività, anche non ufficiali, delle altre Squadre Nazionali, le società devono mettere a disposizione della FIGC i propri calciatori e calciatrici nei tempi fissati dalla stessa Federazione. Qualora vengano a crearsi concomitanze, ritenute inevitabili, tra gare particolarmente impegnative di manifestazioni organizzate dall’U.E.F.A. per squadre di società e gare amichevoli di Squadre Nazionali, il Presidente Federale può concedere deroga all’obbligo sopra previsto”.

Cosa rischia Acerbi? Per quanto riguarda invece i calciatori, all’articolo 76 si legge: “Possono essere chiamati a far parte delle Squadre Nazionali i calciatori e le calciatrici cittadini italiani, nel rispetto della normativa FIFA”, recita il comma 1.

Al comma 2 invece si legge: “I calciatori e le calciatrici che, senza provato e legittimo impedimento, neghino la loro partecipazione all’attività delle Squadre Nazionali, delle Rappresentative di Lega nonché delle Rappresentative dei Comitati sono passibili di squalifiche da scontarsi in gare ufficiali della loro Società. In tali casi, il Presidente Federale, i Presidenti delle Leghe, il Presidente del Settore per l’Attività Giovanile e Scolastica, i Presidenti dei Comitati e delle Divisioni, hanno potere di segnalazione dei calciatori e delle calciatrici – e delle Società, ove queste concorrano – ai competenti organi disciplinari, ai fini di un eventuale deferimento”.

Infine, al comma 3 si legge: “I calciatori e le calciatrici che, denunciando un impedimento per infortunio o, comunque, per una infermità non rispondono alle convocazioni per l’attività di una Squadra Nazionale, di una Rappresentativa di Lega e di Rappresentative dei Comitati in occasione di manifestazioni ufficiali, sono automaticamente inibiti a prendere parte, con la squadra della Società di appartenenza, alla gara ufficiale immediatamente successiva alla data della convocazione alla quale non hanno risposto”.

Tuttavia, secondo quanto filtra, non dovrebbe arrivare alcuna squalifica per Acerbi.

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