Cagliarinews24
·9 gennaio 2025
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Nadir Zortea ha inciso con un gol nello scontro diretto vinto per 1-2 dai rossoblù contro il Monza di Salvatore Bocchetti. Quest’oggi il duttile esterno del Cagliari oggi è stato ospitato dalla trasmissione radiofonica “Il Cagliari in Diretta” sulle frequenze di Radiolina. Il giocatore classe 99′ arrivato dall’Atalanta ha parlato del momento della squadra di Davide Nicola ma anche di se stesso. CagliariNews24 ha riportato in tempo reale le dichiarazioni del giocatore con un passato tra Salernitana e Frosinone. Le sue parole:
LE PAROLE DI ZORTEA
BENVENUTO – «Bella giornata di allenamenti ed oggi il mio primo giorno in radio».
GOL – «Sicuramente sono contento per il mio terzo gol con il Monza, poi dopo ce la siamo giocata alla pari con loro. In settimana c’è entusiasmo e c’era anche prima anche se la mancanza di vittorie ci tormentava. L’esultanza? Una cosa inventata, credo, con Luperto. Tiro da fuori? Io ci provo, diciamo che sono gol che ho sempre fatto quelli da fuori area, quando vedo lo spiraglio ci provo. Ogni tanto in settimana quei tiri lì li sparo fuori dal centro sportivo ma questo è andato bene».
MILAN-CAGLIARI – «Giocare a San Siro da sempre energia, è lo stadio migliore dove giocare. Ci aiuta l’ultimo risultato ma loro sono forti, ci sarà da soffrire, loro sono forti e pieni di buoni giocatori. Theo è un giocatore che mi piace come stile, l’ho studiato molto ed ho cercato di rubargli qualcosa, quando si accende è pericoloso. Loro sono questi visti in Supercoppa, tante volte hanno giocato sottotono, non mi stupisce che giochino così bene. Stiamo guardando se con Conceicao hanno cambiato qualcosa».
MONZA – «Rispetto ad altre partite io non ho percepito in nessuno difficoltà dopo l’avvio ed il loro gol. Non avevamo sbagliato niente iniziando forte, avevamo la testa libera e pulita, cosa che ci ha portato avanti!».
PRIMI MESI ROSSOBLU’ E HOBBY – «Bello svegliarsi e guardare il mare, poi ho diverso tempo perché sono single. Non sono stato parecchio fidanzato, mi piace la solitudine, è una cosa che mi rigenera. Sto tanto tempo con i miei amici. Interessi? Devo dare l’esame di patente nautica assieme a Zappa, oggi abbiamo fatto l’ultimo ripasso. E’ più difficile della partita con il Milan. Mi piace anche il ciclismo, mio padre era ciclista. Mi piace molto la strada che porta a Villasimius, la faccio quando non c’è traffico. Ho fatto la salita per andare a Burcei. Io sono del Tentino e sono abituato al fresco però questo clima sardo dà un benessere migliore ed è il top per evitare infortuni. Musica? Ho studiato produzione musicale, faccio ache apnea nel tempo libero».
SALVEZZA CON LA SALERNITANA – «Momento tra i più surreali della mia vita, il pubblico pensava solo a Venezia-Cagliari e noi avevamo preso 4 gol nel giro di mezzora (Salernitana-Udinese n.d.r.)».
MOLTE SQUADRE – «Ho scelto di cambiare diverse squadre ed allenatori, è una cosa che penso mi abbia dato molto. Credo che nel calcio direttori ed allenatori siano importanti, cambiando molte squadre hai tempo di conoscerne tanti».
CHIAMATA DEL CAGLIARI – «Cercavo una situazione dove sentirmi parte di qualcosa, ho sempre fatto annate nelle quali con l’Atalanta restavo solo sei mesi. All’Atalanta non c’era mai spazio per me per cui decidevo di partire a metà stagione anche se era un rischio. Cagliari è stata un occasione, erano gli unici a volermi a titolo definitivo ed ho detto subito di si!».
ASPIRAZIONI – «Voglio migliorare i miei numeri, sono uno dei pochi difensori con tre gol ma ora servono gli assist. Spero nella chiamata della Nazionale, lì ci sono anche molti giocatori che conosco già! Obiettivi? Ho sentito spesso il fatto che dovessi sostituire Nandez ma io sono un giocatore diverso, mi piace tanto ma non penso di doverlo sostituire. Sto portando dei numeri importanti e spero che la gente sia contenta per come gioco su quella fascia».
MONZA – «Sembrava di essere in casa, non ho mai visto così tanti tifosi della mia squadra in trasferta, si sentivono più loro di quelli del Monza. Ho segnato sotto la nostra curva, è stato bello. Tifosi? Sono tanti al nord ed è bello che partecipano alle nostre trasferte, c’è un grande legame dei tifosi con la squadra».
I RAPPORTI NEL GRUPPO – «Quando sono arrivato conoscevo già alcuni come Zappa, abbiamo già un rapporto da prima, giocavamo sempre contro nelle giovanili. In una finale scudetto vinta da noi dell’Atalanta eravamo i due capitani, c’è sempre stato un bel rapporto. Il gruppo è fantastico, mi trovo benissimo e non c’è mai stato un litigio; usciamo spesso a mangiare. Nicola? Scherza con tutti, fa passare un’energia diversa, ci lega tutti insieme; questo anche il suo staff, come Barone. Nel gruppo ci sono tanti ragazzi che ci fanno stare bene!».
LO SPORT – «Scii e ciclismo non mi davano quello che mi dà il calcio ma sono sport che poi ho scoperto. Ho scelto subito il calcio, il basket no, a scuola ero bravo ad arrivare a canestro ma poi sbagliavo tutto il resto».
MUSICA IN SPOGLIATOIO – «Mi piace l’elettronica e l’afrohouse, roba non pesantissima. Lapadula e Viola hanno una playlist interessante. Mina sente solo musica latino americana, se metto la mia musica si mette le cuffiette».
LA RETE CONTRO IL MILAN – «E’ stato importante il gol con il Milan, il primo contro una big della mia carriera. Effetto? Per due secondi hai il vuoto e poi dopo esulti, non pensi a nulla. Zappa? Quando ha fatto quel gol ci sono stati venti secondi di vuoto, nello spogliatoio poi ci abbiamo scherzato!».
MOTIVO DI NOME E COGNOME – «Un nome che ha scelto mia madre, è una costellazione che in arabo vuol dire prezioso. Cognome? Il nome del mio paesino in Veneto si chiama Zortea. Quando mia madre è venuta in Sardegna l’ho portata al mare, è andata a Mari Pintau».
CAPRILE – «Oggi ha visto qualche casa. E’ giovane ed ha voglia, sta lavorando ed entrerà nel gruppo. E’ in gamba e sono sicuro che darà il suo!».