Calcio e Finanza
·13 luglio 2024
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«Posso solo ringraziare Zhang che insieme ai dirigenti qui presenti mi hanno portato all’Inter e mi hanno dato questa grande possibilità, ha dato tutto e resterà nella storia dell’Inter». Così il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi ha voluto omaggiare Steven Zhang, ormai ex presidente nerazzurro, nella prima conferenza stampa stagionale andata in scena ieri.
Dopo l’addio al club nerazzurro (con l’escussione del pegno da parte di Oaktree per il mancato pagamento di un debito da 395 milioni) e i saluti ai tifosi dei giorni successivi, Zhang si è limitato a farsi notare per qualche like sui post Instagram dei giocatori della rosa interista. Intanto, però, prosegue a Milano lo scontro legale tra Steven Zhang e China Construction Bank Asia, nell’ambito della sentenza del Tribunale di Hong Kong sui 320 milioni che l’ormai ex presidente dell’Inter non ha ancora ripagato all’istituto bancario.
Nei mesi scorsi, la Corte d’Appello di Milano ha accolto il ricorso di CCBA, decidendo di riconoscere la sentenza di Hong Kong anche in Italia. In particolare, nella sentenza si legge che la quota che deve essere ripagata è pari a 255 milioni più interessi per 2,6 milioni fino al 2 agosto 2021 e poi interessi annui pari al 13% sui 255 milioni di cui sopra dal 3 agosto 2021 fino alla data del pagamento (circa 30 milioni annui), in base a quanto spiegato dal Tribunale di Hong Kong nella sentenza del luglio 2022 e passata in giudicato nel settembre 2022.
Dopo la decisione sulla causa principale riconosciuta in Italia, resta in piedi anche un altro procedimento avviato a Milano da China Construction Bank nei confronti di Zhang, ovverosia quello in cui viene richiesto l’annullamento della delibera con cui l’assemblea degli azionisti nerazzurri nel 2018 ha approvato la composizione del CdA sottolineando come a Zhang non spettasse alcun emolumento in quanto presidente.
China Construction Bank Asia infatti vorrebbe rifarsi sugli asset italiani di Zhang: anche perché, in base alle stime dell’accusa, lo stipendio dovrebbe essere pari a 914mila euro annui. Tuttavia il club nerazzurro, tra le righe del bilancio al 30 giugno 2023, aveva spiegato: «Sulla base delle informazioni disponibili, la Società ritiene di avere validi motivi per ottenere il rigetto delle domande delle controparti». Anche perché nella storia dell’Inter non è mai stato deciso di destinare uno stipendio al presidente: non si tratta quindi di una scelta fatta solo per Zhang, ma di una prassi del club. E nel frattempo, con il subentro di Oaktree per il mancato pagamento del debito da 395 milioni, Zhang non è più presidente né azionista di maggioranza del club nerazzurro.
L’ultima udienza al Tribunale Ordinario di Milano davanti al giudice Alima Zana è andata in scena lo scorso 10 aprile, chiudendo la : nel frattempo, sono state depositate le comparse conclusionali e le memorie di replica, queste ultime l’1 luglio, come appreso da Calcio e Finanza. Formalmente, il giudice avrebbe quindi 60 giorni di tempo a partire dall’1 luglio per depositare la sentenza, ma non si tratta di un termine perentorio (anche considerando che di mezzo ci sono i cosiddetti termini feriali del tribunale, ovverosia la chiusura del tribunale per le ferie estive).
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