Zazzaroni sull’ESONERO di Allegri: «Tecnico mai compatibile con questa Juventus e la società» | OneFootball

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·18 maggio 2024

Zazzaroni sull’ESONERO di Allegri: «Tecnico mai compatibile con questa Juventus e la società»

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Zazzaroni: «Allegri aveva poco in comune con questa Juve. Lui, ingenuo, ha provato ad adattarsi». La sintesi del giornalista

Zazzaroni attraverso il Corriere dello Sport ha commentato l’esonero di Allegri ufficializzato ieri dalla Juve nonostante la vittoria della Coppa Italia.

IL COMMENTO – «La cruda verità è contenuta in una sola parola presente nel comunicato col quale la Juventus ha messo alla porta Massimiliano Allegri (trattasi di contestazione disciplinare che precede l’esonero). La parola è “incompatibilità”. Fin dal primo momento, diciotto mesi fa, Max aveva capito di avere poco in comune con questa Juve; Juve alla quale era tornato nel 2021 per passione e ambizione. Il mondo gli era improvvisamente cambiato addosso, e in modo traumatico; ma lui, ostinato, pigro e ingenuo – sì, ingenuo – com’è, ha provato ad adattarsi a qualcosa e qualcuno che verosimilmente lo respingeva poiché aveva altre idee, altri obiettivi (in primis la sostenibilità economica, i conti a posto), un’altra storia e altri metodi: erano due entità incompatibili come il bullone e il cacciavite. Dove Allegri ha effettivamente sbagliato di brutto è stato nell’aggredire verbalmente il direttore di Tuttosport, episodio del quale si è in seguito pentito e vergognato. E che ieri ha chiuso con un abbraccio e “‘o perdono”. Sospendendo Allegri, la società ha voluto tutelare la propria immagine e i propri interessi. E conoscendo uno dei massimi dirigenti, non credo che c’entrino i soldi: il calcio è una bugia e un brutto mondo, ha un linguaggio e modi poco tollerabili da chi non lo frequenta abitualmente. Certo, la non compatibilità con i valori della Juve e i comportamenti di chi la rappresenta risulta paradossale se riferita a chi in otto anni ha portato cinque scudetti, altrettante coppe Italia, due finali di Champions e due Supercoppe Italia. Ma questa è un’altra Juve e va considerata e rispettata la linea del taglio col passato»

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