Juventusnews24
·28 febbraio 2024
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Ivan Zazzaroni prova a chiarire il suo paragone tra l’Inter ed una RSA sulle pagine del Corriere dello Sport. Ecco la sua analisi.
LE PAROLE – «Poche settimane fa ho provato a spiegare in tv la battuta sul mercato interista che tanto aveva fatto incazzare i tifofrequentatori dei social, quella sulla RSA. Considerati gli effetti, non sono però riuscito nell’intento. Un passetto indietro è doveroso. Ad agosto l’Inter aveva portato a casa Sommer, 35 anni, Cuadrado, 36, Arnautovic, 35, e riportato Sanchez, 35: si aggiungevano a Mkhitaryan, 35, Darmian, 34, Acerbi, 36 e De Vrij, il baby, 32. A precisa domanda risposi che quella campagna acquisti sembrava una RSA, lo dissi con il rispetto che si deve alle residenze sanitarie assistenziali che si occupano il più delle volte con tanta cura dei nostri vecchi. Da quel giorno la battuta sull’RSA è stata ripresa, accentuata, manipolata, interpretata, utilizzata nel tentativo di prendermi per i fondelli, e devo ammettere che la cosa mi ha perfino divertito. Ora che, anche grazie alla RSA (penso soprattutto a Sommer, tra i nuovi) l’Inter domina il campionato, non faccio pubblica ammenda (giammai) ma sottolineo l’importanza della stabilità in un torneo che di stabile ha solo la memoria dei social addicted. La RSA ha fatto quel che doveva sul breve e medio termine, si è resa utile, e a giugno perderà verosimilmente qualche pezzo. Perché “fino a trent’anni, se ne hanno sempre venti, dopo i trent’anni, se ne hanno quaranta”».