Calcio e Finanza
·28 ottobre 2023
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·28 ottobre 2023
E’ arrivata la difesa da parte di Nicolò Zaniolo sul caso scommesse, che lo ha visto tra gli indagati insieme ai compagni – già sanzionati – Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. Il calciatore dell’Aston Villa ha ribadito di essersi diviso tra partite di blackjack e poker, ma senza mai scommettere nel calcio e dunque senza violare il Codice di Giustizia Sportiva.
E l’impressione è proprio quella: avendo giocato su siti fuorilegge, Zaniolo rischia una sanzione pecuniaria (sul piano penale), ma senza scommesse sul calcio si azzererebbe il rischio di un procedimento davanti alla giustizia sportiva. Tant’è che, se non emergeranno nuovi elementi, la Procura di Torino non avrebbe alcun atto da trasmettere agli investigatori della Federcalcio.
Zaniolo si è presentato in Procura poco dopo le 14.30, seguendo un percorso che gli ha consentito di evitare fotografi e telecamere. «Zaniolo ha risposto a tutte le domande e non si è sottratto ad alcuna contestazione formulata dal pubblico ministero, chiarendo definitivamente la sua posizione», hanno spiegato i legali del giocatore.
Zaniolo si è seduto davanti a investigatori che, in questi giorni, avevano analizzato il materiale estrapolato dallo smartphone dell’ex giocatore della Roma, senza trovare indizi che potessero confutare la versione del giovane: «Qualche volta ho giocato su piattaforme illegali, ma solo a poker e blackjack», ha ripetuto ancora l’ex Roma.
Di più, dopo che Fagioli, davanti a debiti, aveva parlato di aver ricevuto frasi pesanti («Ti spezzo le gambe»), i difensori dell’attaccante puntualizzano che nulla del genere capitò al proprio assistito: «Zaniolo ha chiarito di non essere mai stato soggetto a minacce».