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·13 maggio 2024

Zanetti: «Lautaro Martinez punto fermo! Vi racconto la trattativa»

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Zanetti è intervenuto sul canale YouTube The BSMT di Gianluca Gazzoli, nel quale ha toccato svariati argomenti tra cui anche Lautaro Martinez. Il vice presidente dell’Inter ritorna a quando la dirigenza arrivò a comprarlo

NOSTALGIA – Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter, ha appeso gli scarpini al chiodo ormai da anni ma ammette che quando vede giocare la squadra di Simone Inzaghi prova un po’ di nostalgia: «Con chi avrei voluto giocare? Se guardo adesso l’Inter come sta giocando, vorrei giocare con tutti loro perché sono fortissimi. Con Lautaro Martinez sarebbe stato bello giocare. C’è un rapporto bello con lui perché tutto inizia quando lo abbiamo comprato».


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Zanetti racconta l’arrivo di Lautaro Martinez all’Inter e quell’accordo sfumato con l’Atletico Madrid

TRATTATIVA – Zanetti racconta la trattativa per portare Lautaro Martinez all’Inter: «Quando lo abbiamo preso sei anni fa praticamente al 90% era dell’Atletico Madrid. Io conoscevo uno dei procuratori,  mi chiama e mi dice che avrebbero firmato con l’Atletico Madrid. Io parlo con Ausilio e lui mi dice ‘peccato Pupi perché lui è forte ma lo stanno seguendo da tempo ed è giusto così’. Passano due settimane, mi chiama questo amico e mi dice che stavano avendo problemi con l’Atletico. Parlo con Ausilio e parte per l’Argentina, in due notti abbiamo chiuso ma mancava l’accordo con il Racing. Io avevo un grande rapporto perché conoscevo Milito che lavorava lì e il presidente, Ausilio va e chiude l’operazione con il Racing».

FAME – Zanetti prosegue parlando delle aspettative elevate sull’attuale capitano nerazzurro: «Quando tu prendi un giovane non devi vedere cosa farà nell’immediato ma nell’arco di tre/quattro anni. Ricordo di aver visto una sua partita in cui fece una tripletta. Alla fine lo intervistano e dice: “Sì, sono contento dei tre gol ma non della prestazione perché non ho giocato bene”. A vent’anni. Un altro avrebbe detto sono felicissimo, si vedeva già che sarebbe cresciuto. Ora è un punto fermo e siamo felicissimi. C’era anche questa voglia da parte sua, è un ragazzo umile, ascolta e vuole sempre migliorarsi. E ha senso di appartenenza, non semplice da trovare adesso».

RIVALITÀ – Zanetti termina il suo intervento parlando della rivalità con Milan e Juventus: «Il derby e la partita con la Juventus sono le più sentite, per questione anche di storia dei tre club. E credo che giocare quelle partite creava anche qualcosa di speciale. Ho avuto sempre grandissimo rispetto per Maldini, per me era una cosa bella perché affrontavi un grandissimo campione dentro e fuori dal campo. Tuttora c’è grande rispetto, con lui con Del Piero, Totti e anche Buffon».

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