Milannews24
·15 agosto 2025
Vlahovic Milan, Zazzaroni dà speranze al club rossonero: sul centravanti serbo l’ha detto veramente!

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·15 agosto 2025
La Juventus si trova di fronte a un enigma chiamato Dusan Vlahovic. Quello che doveva essere il centravanti del futuro, l’erede designato di Cristiano Ronaldo, si è trasformato in un fardello pesante e un simbolo di un disastro gestionale. La situazione, come acutamente analizzata da Ivan Zazzaroni, direttore de Il Corriere dello Sport, in un post su Instagram, è agli antipodi rispetto alle aspettative di gennaio 2022, quando la Juventus sborsò ben ottanta milioni di euro per strapparlo alla Fiorentina.
Vlahovic, che allora era visto come un investimento per i prossimi dieci anni, non è mai riuscito a integrarsi pienamente nel mondo bianconero. Zazzaroni scrive: “La ferita Vlahovic è profonda. La Juventus lo aveva individuato come l’uomo che avrebbe fatto dimenticare Cristiano Ronaldo. Ottanta milioni per assicurarsi il centravanti dei prossimi dieci anni. Era gennaio 2022. Non è andata così. Quando i matrimoni non riescono, è difficile individuare il responsabile. Di certo tra Dusan e la Juventus l’amore non è mai sbocciato. Né in campo né fuori.”
Il suo contratto principesco, che lo rende il calciatore più pagato della Serie A con dodici milioni netti l’anno, ha paradossalmente contribuito a renderlo un capro espiatorio agli occhi della tifoseria. Per fargli spazio nel bilancio, la Juventus si è persino privata di Paulo Dybala, una mossa che ha ulteriormente alimentato le critiche. “Lo status da nababbo ha favorito la sua rapida trasformazione in capro espiatorio nonché quasi responsabile unico del disastro bianconero. I tifosi hanno cominciato a trattarlo come se fosse un brocco qualsiasi. I social sono pieni di video di suoi strafalcioni,” sottolinea Zazzaroni.
La Torino bianconera si aspettava un trascinatore, un giocatore in grado di replicare la grinta e i gol di figure iconiche come Carlos Tevez o Mario Mandzukic. Vlahovic, invece, sembra aver mostrato una fragilità inaspettata di fronte alle difficoltà, chiudendosi “nell’orgoglio dell’incompreso”. Questa chiusura ha ostacolato il suo rendimento, sia con il precedente tecnico Massimiliano Allegri (nonostante abbia comunque segnato 16 gol in Serie A due stagioni fa) sia con il nuovo allenatore Thiago Motta. La Juventus, a differenza di Firenze, “non fa credito a nessuno. È un posto per i Tevez, per i Mandzukic. L’eleganza viene concessa ai Platini, agli Zidane. Il resto è classe operaia. Devi darti da fare,” rimarca Zazzaroni.
Oggi, Vlahovic è “l’elefante nella stanza della Juventus”, un peso non indifferente sul bilancio e un simbolo delle difficoltà gestionali del club. Eppure, il paradosso è che, nonostante tutto, resta “un signor attaccante, probabilmente il migliore che hanno. Ma ormai non c’è più la serenità per rendersene conto”.
Mentre la Juventus cerca una soluzione, il nome di Dusan Vlahovic continua a circolare sul mercato. Tra le squadre interessate c’è anche il calciomercato Milan, che con il nuovo direttore sportivo Igli Tare e, curiosamente, il ritorno di Massimiliano Allegri in panchina, potrebbe vedere in lui un’opportunità di rilancio, lontano dalle pressioni di Torino. Resta da vedere se il Milan sarà disposto a scommettere su un giocatore di grande talento ma in cerca della sua definitiva consacrazione.