Vlahovic meglio di Lukaku, l’affare l’ha fatto la Juve: TUTTI i numeri | OneFootball

Vlahovic meglio di Lukaku, l’affare l’ha fatto la Juve: TUTTI i numeri sui due attaccanti dopo il tormentone estivo

La sfida tra Vlahovic e Lukaku in Roma Juve riporta alla luce il tormentone del mercato estivo 2023, quando il serbo sembrava in partenza in direzione Chelsea con il belga destinato a trasferirsi a Torino. Alla fine non se ne fece nulla. Oggi Tuttosport ha ricordato quanto successo quasi un anno fa, facendo un bilancio di quello che hanno fatto i due attaccanti in questi mesi in base a una serie di indicatori relativi solo al campionato, visto che Dusan non ha partecipato alle coppe europee.

Vlahovic ha giocato meno minuti di Lukaku (2086 contro 2396), ma ha segnato di più (16 gol a 11) e fornito più assist (4 a 3). L’attaccante della Juve ha un coefficiente medio doppio di passaggi per un compagno con palla servita nell’area di rigore avversaria (0.6 contro 0.34). DV9 ha tirato il doppio delle volte (101 a 57), quindi il belga è stato più letale rispetto ai tentativi fatti. A livello difensivo Vlahovic spende molto di più per aiutare la squadra con una media di 10,3 pressioni (numero di volte che un giocatore pressa un avversario per infastidirlo o togliergli il pallone) rispetto al 7,3 di Big Rom. Il serbo recupera 2,5 palloni contro 1,4 del belga. Dal punto di vista economico in caso di cessione al Chelsea la Juve avrebbe avuto una quarantina di milioni nelle casse, ma un giocatore come Lukaku che va verso i 31 anni e ha un valore di 30 milioni. La valutazione di Vlahovic, invece, è salita dai 60 di inizio stagione ai 65 attuali.

CHI HA FATTO L’AFFARE E CHI HA RESO DI PIU’ IN SERIE A – «La risposta è abbastanza semplice visto che i dati la supportano in maniera praticamente inequivocabile. E anche se non abbiamo la controprova di ciò che sarebbe riuscito a fare Lukaku con la maglia bianconera e il gioco di Allegri, le stagioni dei due numeri 9 messe sulla bilancia vedono il piatto del serbo più in basso….Adesso se provassimo a rileggere tutti gli articoli di coloro che quest’estate “urlavano” sulla bontà del potenziale scambio tra le due punte ecco che “coloro” dovrebbero fare non uno, ma due, dieci, cento passi indietro. Ma la retromarcia, si sa, non è più di moda. Meglio l’oblio e accelerare di nuovo violentemente su qualche altra situazione su cui esprimersi e magari urlarlo sul web. Che viaggia veloce sempre e comunque nel futuro».