Vlahovic Juve, il rebus continua: dal gol contro la Reggiana al mercato. Come cambia il futuro dell’attaccante serbo | OneFootball

Vlahovic Juve, il gol segnato in amichevole contro la Reggiana non cambia il futuro dell’attaccante serbo. Ecco cosa succede

Un gol per ribadire il suo valore e per lanciare un messaggio al mercato. Dusan Vlahovic ha impiegato pochi minuti per lasciare il segno nella prima amichevole estiva della Juventus, ma la sua rete contro la Reggiana difficilmente cambierà un destino che appare già scritto. Come sottolinea Sportmediaset, l’attaccante serbo resta al centro di una complessa trattativa per la sua cessione, necessaria per le strategie del club.

Il messaggio dal campo

Entrato nella ripresa, il bomber classe 2000 ha subito trovato la via del gol, dimostrando la sua innata freddezza sotto porta. Una rete che, sebbene in un contesto amichevole, ha il sapore di una risposta orgogliosa alle tante voci che lo vedono ormai fuori dal progetto tecnico di Igor Tudor. Vlahovic vuole dimostrare di essere ancora un centravanti di livello mondiale, un messaggio inviato tanto alla dirigenza bianconera quanto ai club che lo seguono.

La realtà del mercato: cessione necessaria

Tuttavia, la sua prodezza non cambia la strategia della Signora. La situazione contrattuale del giocatore, con un accordo in scadenza nel 2026 e un ingaggio che diventerà insostenibile, rende la sua permanenza alla Vecchia Signora quasi impossibile. La sua cessione è la chiave per dare respiro al bilancio e per finanziare gli ultimi colpi in entrata.

Su di lui restano vigili il Milan di Massimiliano Allegri e il Fenerbahce di José Mourinho. Il problema, però, è duplice: da un lato, le offerte finora non hanno soddisfatto le richieste della Juve; dall’altro, lo stesso Vlahovic appare restio ad accettare destinazioni che non lo convincono pienamente sul piano sportivo.

Il suo gol, dunque, complica e al tempo stesso illumina la vicenda: ricorda a tutti il suo enorme talento, ma non risolve il rebus economico che lo vede come il principale indiziato a lasciare Torino.