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Diego D'Avanzo·17 marzo 2024
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Diego D'Avanzo·17 marzo 2024
La Juventus pareggia 0-0 contro il Genoa e sale a 59 punti, a 5 lunghezze dal Bologna in 4° posizione. Una partita senza troppi spunti nel 1° tempo vede però i bianconeri padroni del 2° tempo tra pressione costante, un palo, un errore di Vlahovic e la sua espulsione nel finale.
Il Genoa torna a fare punti dopo due sconfitte consecutive nonostante una 2° frazione senza nessun tiro verso la porta della Juve. La squadra di Allegri invece resta a una sola vittoria nelle ultime 8 partite di Serie A, ossia il successo contro il Frosinone del 25 febbraio.
Al 94′ viene espulso Vlahovic dopo aver protestato troppo per un fallo fischiato contro la Juventus per una carica sul portiere del Genoa Martinez. Vlahovic salterà la sfida contro la Lazio del 2 aprile.
Nonostante un secondo tempo di possesso costante (71%) e 10 tiri totali, in tutta la gare la Juventus è riuscita a centrare lo specchio della porta soltanto in 2 occasioni. Soltanto nelle sfide contro l’Inter aveva fatto peggio con una sola conclusione, lo scrive Opta.
Al 90′ minuto la Juventus colpisce un altro palo dopo un’azione personale di Kean. Al 67′ Iling-Jr aveva preso un altro palo con un tiro incrociato.
Dopo un primo tempo arido, nella ripresa la Juve mette più apprensione al Genoa sfiora il vantaggio: Vlahovic fallisce un’occasione ravvicinata su cross dalla destra di Cambiaso al 74′.
I cambi a cui aveva pensato Allegri nella prima parte di gara si concretizzano al 59′: entrano Rabiot (di rientro dall’infortunio al piede), Iling-Jr e Yildiz che viene inserito al posto di Chiesa. Qualche fischio dello Stadium per quest’ultimo cambio, dato che il pubblico avrebbe voluto vedere un tridente con le due ali e Vlahovic al centro dell’attacco.
Dopo 45 minuti piuttosto sterili con un solo tiro in porta sui 7 totalizzati della Juventus, le tribune dello Stadium hanno fischiato in modo evidente la squadra allo scadere del primo tempo. La curva invece ha incoraggiato i giocatori, andando contro il parere del resto dello stadio, riporta TMW.
Al 37′ Chiesa scatta sulla sinistra, dribbla Spence che lo atterra. Il fallo è vicino al limite dell’area, Chiesa vuole il rigore ma l’arbitro non ravvisa nulla e assegna solo calcio d’angolo. Luca Marelli commenta così l’episodio: “Era punizione e ammonizione per Spence ma non rigore perché il fallo era fuori dall’area. Si tratta di una svista per Giua”.
Un minuto prima Vlahovic dal lato sinistro mette un cross in area di rigore, Spence la devia con il gomito. L’attaccante protesta ma il braccio è aderente al corpo e quindi non c’è neanche bisogno del VAR.
Al 22′ minuto Miretti tenta un dribbling all’interno dell’area, cadendo dopo un presunto contatto con Bani che però si ferma in tempo e non tocca il piede dell’avversario. Miretti protesta timidamente ma l’arbitro rimane, giustamente, della sua decisione.
Dopo una prima parte di gara senza troppi spunti, Allegri ha ripreso in modo deciso Chiesa e Kostic, mandando a scaldare Yildiz e Iling-Jr: strategia adottata più volte in stagione per dare una scossa ai giocatori in campo.
All’8′ minuto Retegui dà fastidio a Szczesny nel rinvio dal fondo, attardando il rilancio del portiere. Danilo se ne accorge e va a testa con il giocatore italo-argentino: i due si scambiano diverse parole ma poi interviene l’arbitro Giua che li allontana senza ammonire nessuno.
Come riportato da DAZN durante il riscaldamento pre-partita è insorto un piccolo problema alla spalla per Federico Chiesa che però è stato confermato negli 11 titolari.
Federico Chiesa nelle interiste pre-partita ha parlato del momento della Juve e dei suoi obiettivi: “Pensavamo fosse cambiato qualcosa dopo la vittoria con il Frosinone ma qualcosa non è andato, dobbiamo concentrarci. Il ritiro è stata una scelta condivisa per tornare a vincere.
Sugli obiettivi personali invece ha detto: “Il mio obiettivo è arrivare in doppia cifra, continuando ad aiutare la squadra. Allegri mi dice di stare dietro la punta e spostarmi a sinistra quando è necessario”.
Ai microfoni di Sky Sport Cristiano Giuntoli ha parlato del prossimo mercato estivo: “Siamo contenti di Soulé, di Barrenechea, di Kaio Jorge, di Arthur… Anche di chi gioca nelle categorie inferiori. Soule è chiacchierato: capiamo quali sono le esigenze sue, dell’entourage ma anche le nostre”.
Sul Mondiale per Club e gli introiti che ne deriveranno ha detto: “C’è da rispettare il bilancio e sarà forse complicato ma daremo il meglio per essere su tutti i fronti. Il Mondiale per Club è simbolo di quanto fatto dal club nell’ultimo periodo, sono orgoglioso di farne parte”.