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·22 giugno 2019
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La Nigeria rischia di steccare la prima contro un Burundi che vende cara la pelle: a chiuedere i conti è Ighalo nell’ultimo quarto d’ora, subentrando dalla panchina e impiegando solo 4 minuti per essere determinante. La vecchia conoscenza del calcio italiano si mette in mostra facendo volare, la sua nazionale, in testa alla classifica del Gruppo B dove la Guinea potrebbe essere la vera squadra da battere. Anche l’assist è di matrice italiana con Aina che è stato prontamente riscattato dal Torino dopo l’ottima stagione in Serie A.
Una gara sofferta per la Nigeria che riesce a strappare i 3 punti solo negli ultimi 15 minuti finali: il Burundi si presenta in campo con ordine e con la voglia di imporsi, sfiorando la rete in diverse occasioni. La poca precisione e la qualità tecnica non hanno aiutato gli uomini di Niyungeko che si devono arrendere al triplice fischio nonostante una prestazione più che positiva e che ha messo in difficoltà le Super Aquile, favoritissime per la qualificazione nel Gruppo B.
A rendere la vita facile ai biancoverdi è Ighalo, vecchia conoscenza del campionato italiano: il ragazzo è cresciuto nelle giovanili dell’Udinese e ha esordito nella stagione 2008-2009 nella nostra Serie A. Poi il trasferimento in prestito al Granada, sempre sotto la proprietà della famiglia Pozzo con ottimi risultati che gli hanno permesso di poter staccare il biglietto per il Watford nell’estate del 2014, sempre grazie al patron dell’Udinese che da poco aveva acquistato il club di Premier. L’attaccante, contro il Burundi, è subentrato ad un impreciso Onuachu e ha realizzato il primo gol per la sua nazionale in questa competizione, regalando il successo e i primi 3 punti che permettono alla Nigeria di volare in testa al proprio girone.
Ad auspicare il gol dell’attaccante ex Udinese e Cesena è stato Aina, in forza al Torino che lo ha riscattato dal Chelsea. L’esterno di centrocampo si è messo in evidenza, in Serie A, grazie ad una potente accelerazione unita alla forza fisica e ad un tocco di palla abbastanza tecnico: 30 le partite disputate con i granata e una sola realizzazione in una stagione fantastica per gli 11 di Mazzarri. Con la Nigeria, una sua imbeccata, permette alla rosa di strappare una vittoria che mette in discesa un girone che avrebbe potuto rivelarsi più ostico del previsto.
Uno schema di matrice italiana che permette alle Super Aquile di aprire la Coppa d’Africa nel migliore dei modi: da rivere una difesa troppo distratta e un attacco poco concentrato e cinico ma, sicuramente, l’esordio ha giocato un brutto scherzo ai titolari di Rohr.