Violenza Ultras, la poliziotta Alessia: «A Trento mi hanno picchiato gli estremisti di destra perché sono trans. Ecco cosa è successo» | OneFootball

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·25 febbraio 2025

Violenza Ultras, la poliziotta Alessia: «A Trento mi hanno picchiato gli estremisti di destra perché sono trans. Ecco cosa è successo»

Immagine dell'articolo:Violenza Ultras, la poliziotta Alessia: «A Trento mi hanno picchiato gli estremisti di destra perché sono trans. Ecco cosa è successo»

Violenza Ultras, a trento agente di polizia Trans aggredita: «Uno di loro mi sapeva chi sono anche se ero in borghese, sono di un gruppo di estrema destra»

Sul Corriere della Sera ha parlato l’agente Alessia, poliziotta trans vittima della violenza di alcuni ultrà a Trento, con tanto di 22 punti di sutura alla testa e trenta giorni di prognosi. Ecco la sua testimonianza.

AGENTE ALESSIA – «Meglio poliziotta».


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IL PRIMO NOME ERA ALESSIO – «No, il nome maschile è un altro e sui documenti c’è ancora quello, lo cambieranno fra qualche mese, spero».

LA VOCE MASCHILE – «É l’unica cosa che mi tradisce, glielo assicuro».

L’INCONTRO CON GLI ULTRAS – «In borghese: avevo una mini, un paio di stivali, la camicia, la borsetta. Ma sapevano di avere a che fare con una poliziotta, perché uno dei tre mi conosce e io conosco lui. Loro fanno parte della “Nuova Guardia”, un gruppo di ultrà di estrema destra della curva Mair di Trento. Lo so bene anche perché vado pure io allo stadio, ma alla Sud, in tribuna».

I COLLEGHI – «Tenga conto che io lavoro in ufficio fuori Trento. Con i colleghi ho un buon rapporto, che quantomeno non inficia il mio status. In Polizia sto comunque facendo un percorso particolare del quale non voglio parlare per non creare confusioni».

IN UFFICIO – «Cercano di chiamarmi Alessia ma non è così semplice per tutti. Io peraltro ho sempre preferito bypassare l’argomento. Ma insomma, da qualche anno era diventato tutto abbastanza evidente: ho le unghie lunghe, sono truccata, mi vesto da donna e lo posso fare visto che non devo indossare praticamente mai la divisa, ho anche un po’ di seno. Poi un giorno l’ho detto chiaro: io sono questa. E loro l’hanno accettato. Dai documenti non risulta ancora perché la fase giuridica non si è conclusa e al momento risulto maschio e poliziotto. Quando il giudice darà l’ok, spero a fine anno, potrò fare anche qualche ritocco estetico, perché così prevede la legge».

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