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·28 agosto 2023
Vi ricordate la Sampdoria 2009/10? La coppia gol Cassano-Pazzini e la qualificazione in Champions

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Una favola, a tinte blucerchiate, nella Genova baciata dal sole e dal mare. In Liguria dopo 19 anni la Champions torna al “Ferraris”. La Sampdoria nella stagione 2009/2010 ha disputato un'annata leggendaria, tornando a sognare gli anni d'oro dello Scudetto. Da Vialli e Mancini a Cassano e Pazzini. Da Vujadin Boskov a Luigi Delneri. Volti differenti ma grandi soddisfazioni. Il tutto architettato da un certo Giuseppe Marotta , DG del club genovese e con un futuro a tinte bianconere.
Una stagione storica per la Sampdoria. Dopo quella del 1990/91 , l'annata dello Scudetto e delle reti della coppia Vialli-Mancini , c'è subito dopo il 2009/10 . Una squadra che è tornata grande dopo anni complicati, con una retrocessione in Serie B nel 1999 (con il ritorno in A solo nel 2003) e proprio qualche mese prima una finale di Coppa Italia persa ai rigori contro la Lazio di Delio Rossi . Dopo l'addio di Walter Mazzarri , il DG Beppe Marotta chiama a guidare i blucerchiati Luigi Delneri , che viene da ottime stagioni alla guida dell'Atalanta.
La squadra si presenta con qualche innesto e molte conferme. Su tutte quelle di Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini , entrambi con il compito di trascinare in alto la Sampdoria. Dal mercato arrivano Luciano Zauri dalla Lazio, Daniele Mannini dal Napoli e torna dal prestito in Serie B un giovanissimo Andrea Poli . In campo i ragazzi di Delneri si presentano di base con il 4-4-2 , ma con la variante (che poi diventerà definitiva con il corso delle giornate) del 4-2-3-1 .
Che quell'annata è totalmente differente dalle altre lo sì è capito già dalle prime giornate di campionato. La Samp di Delneri inizia davvero bene quella Serie A, nonostante sia un torneo molto competitivo. Nelle prime sei giornate i doriani otterranno 15 punti con 5 vittorie e una sola sconfitta. Nell'ordine i blucerchiati superano Catania, Udinese, Atalanta, Siena e...Inter. Sì, uno dei pochissimi stop della squadra di Mourinho (quella del Triplete) è stato proprio a Marassi contro la Sampdoria.
I protagonisti? Su tutti Pazzini e Cassano . Basta guardare il primo gol realizzato al Massimino contro il Catania per capire come sia quella Samp. Serpentina di "fantAntonio" dalla destra, assist nel cuore dell'area di rigore per il "pazzo" e rete. Ma non sono solo loro i protagonisti. Spicca tantissimo Daniele Mannini , che segna tre reti nelle prime quattro di campionato. Sarà solo un caso che il cognome sia lo stesso di uno dei protagonisti dello Scudetto? Se lo chiedono tutti i tifosi doriani mentre osservano il centrocampista segnare gol pesantissimi.A proposito di 1991, non era mai più accaduto prima di allora che la Samp sia in vetta alla Serie A dopo sei giornate.
Ma per capire la vera forza di quella Sampdoria dobbiamo parlare del girone di ritorno. A metà campionato la squadra di Delneri accusa un calo fisiologico ei blucerchiati finiscono al tredicesimo posto . Dalle stelle alle stalle. Ma la musica cambia da gennaio 2010. Quattro vittorie consecutive, più un pari eroico contro l' Inter a San Siro, rilanciano le ambizioni di Cassano e co.
Al Ferraris, successivamente, perdono Juventus e Milan e la squadra si prende pure una rivincita nel Derby della Lanterna contro il Genoa di Gasperini. In tutte queste sfide citate a deciderle è stato Antonio Cassano , nella sua massima forma ed espressione del talento calcistico. Ma di quel 2009/10 dobbiamo ricordare le due partite in particolare, rimaste nella mente e nel cuore del popolo blucerchiato.
ll 25 aprile 2010 all'Olimpico si disputa Roma-Sampdoria . I giallorossi si giocano lo Scudetto contro l'Inter, gli ospiti il quarto posto valevole per la qualificazione ai preliminari di Champions League . Ovviamente la squadra di Ranieri ha i favori del pronostico e la vittoria serve per mantenere il primato in vetta alla classifica. Al 14' Totti segna e manda in visibilio il pubblico romano e fa sognare un tricolore che manca dal 2001. Ma la Roma non ha fatto i conti con quella Samp. Nel secondo tempo, al 52' e al 85', Giampaolo Pazzini segna una doppietta che manda ko i giallorossi e getta nello sconforto il popolo romanista.
Ma ancora non è finita qui . Per sperare nella qualificazione in Champions si deve passare dai 35.000 del Barbera di Palermo , in uno scontro diretto dal sapore europeo. La Samp, nonostante tutte le difficoltà del caso, tiene botta e sempre nella ripresa passa in vantaggio con ancora una rete di Pazzini su calcio di rigore. Al 68' Miccoli pareggia sempre dagli 11 metri e nel finale Budan sbaglia l'occasione per vincere la partita.
L'1-1 finale premia i doriani che la giornata successiva battendo il Napoli al Ferraris conquistano il quarto posto. E' Champions League 19 anni dopo! La storia è stata scritta e rimane ancora oggi indelebile, come le lacrime di gioia dei tifosi in festa ricordando la grande Sampdoria degli anni '90.