PianetaSerieB
·2 novembre 2024
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Il Giornale di Brescia ha intervistato Francesco Flachi, ex giocatore di Sampdoria e Brescia per parlare della sfida di domenica tra blucerchiati e rondinelle.
Questo un estratto:
“Tuttora ci sentiamo con alcuni dei miei ex compagni: domenica scorsa sono andato a trovare Possanzini e domani coglierò l’occasione di ritrovare Paghera, Edo Piovani e il direttore, grandi amici. Sono contento di ricordare quel gol (col Modena, ndr) che ci diede letteralmente la scossa per uscire da un brutto periodo e partire con la rincorsa. Diciamo che da lì in poi è peggiorata la mia situazione, ma almeno è migliorata quella del Brescia“.
BRESCIA – “È una squadra diversa da quella che l’anno scorso strappò a Genova il pari all’ultimo respiro, perché ora ha acquisito consapevolezza. Può venire qui a giocarsela a viso aperto, nonostante accusi la mancanza di giocatori determinanti”.
SAMPDORIA – “Ha cambiato marcia trovando più compattezza e sicurezza. Sono molto forti là davanti con due giocatori come Coda e Tutino che possono far gol in qualsiasi momento. Soprattutto ora che Sottil ha trovato un’identità a centrocampo grazie a Kasami e Meulensteen, seppur ritengo che manchi ancora la continuità. E i filotti in B sono determinanti perché ti danno lo slancio a livello mentale”.
MARASSI – “Quello è un fattore importante. Ma può esserlo anche per le avversarie: giocare a Marassi è uno stimolo eccezionale a patto che ci sia personalità. Altrimenti intimorisce”.
“Certo, il Brescia si può accontentare di portare via un risultato positivo, la Samp deve vincere per non perdere terreno dalle prime. Mi aspetto una Sampdoria concentrata, ma per vincere dovrà giocoforza concedere qualcosa e lì sta al Brescia approfittarne”.
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