Calcio e Finanza
·28 gennaio 2025
Versace torna in mani italiane? Pronta l'offerta di Renzo Rosso per il brand
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·28 gennaio 2025
Versace è in vendita. Già un anno fa sui tavoli di fondi di investimento e gruppi internazionali della moda era girato il fascicolo, ma ora – spiega La Stampa nella sua edizione odierna – sembra più vicina e concreta la possibilità che il marchio del lusso torni in mani italiane. Nella partita entra Renzo Rosso, patron di Diesel, del Vicenza (club che milita in Serie C) e presidente di Otb Group (Only The Brave).
Una galassia che oltre a Diesel controlla anche Maison Martin Margiela, Marni, Jil Sander, Viktor & Rolf, Amiri (quota di minoranza), Staff International, Brave Kid e appunto la società calcistica veneta. «Otb valuta tutte le opportunità sul mercato che siano in linea con la filosofia e il posizionamento del gruppo», è la posizione ufficiale che arriva da Rosso.
La società americana Capri holdings, che oltre a Versace controlla anche Michael Kors, ha affidato a Barclays la ricerca di un’acquirente per la casa di moda italiana e per il brand di calzature inglese Jimmy Choo. Dopo una prima tornata con oltre una decina di possibili acquirenti, ora ne restano in lizza meno della metà e per febbraio si potrebbe arrivare alla svolta. Secondo fonti finanziarie l’accordo è in una fase avanzata.
Oltre a Rosso, nelle scorse settimane sono usciti altri nomi e alla fine il cerchio sembra si stia stringendo sul fondo di private equity Permira e su Marco Bizzarri, ex presidente e CEO di Gucci nell’era Alessandro Michele, che sarebbe impegnato a raccogliere i fondi necessari all’investimento. Mentre appare meno probabile Prada.
Ad accelerare il dossier, il blocco della fusione tra la Capri e il gruppo Tapestry (che può annoverare brand come Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman): un progetto industriale che lo scorso ottobre è stato fermato da una giudice del Tribunale Federale di New York per scongiurare il rischio di monopolio. Ma uno degli scogli principali resta la valutazione del brand, soprattutto ora che il settore del lusso sta soffrendo una congiuntura particolarmente negativa.
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