Calcionews24
·4 settembre 2024
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Reda Belahyane ha parlato a L’Arena del suo impatto al Verona.
MODELLO – «Il mio modello, che dà l’esempio sia fuori che dentro il campo, è N’Golo Kanté. Di lui mi piace molto lo spirito di squadra. Anche fuori dal campo è sempre calmo. Ma quando scende in campo è aggressivo. È il mio esempio fin da quando ero bambino».
NUMERO MAGLIA – «È stata una scelta semplice per me. Il numero 6 è quello di un centrocampista, rappresenta secondo me i giocatori solidi, che graffiano via il pallone agli avversari, ma sanno anche tenerlo. Il numero 6 per me rappresenta il mio stile di gioco».
SERIE A – «Ciò che mi ha colpito di più del calcio italiano, diverso dalla Francia, è stata la tattica difensiva. In sostanza, è molto più difficile segnare in una partita in Italia. È piuttosto complicato. Anche i calci piazzati, ogni calcio piazzato è pericolosissimo. È tutto molto più tattico. Bisogna stare attenti. In sostanza, il calcio italiano è molto più duro nelle tattiche difensive, molto più aggressivo. È per questo che la serie A è famosa da me».
ZANETTI – «Sono soddisfatto della mia prestazione fatta a Genova. Sono anche contento che il mister mi stia dando fiducia, spero di diventare quello che lui pensa che io sia. Farò tutto il possibile».
MENTORE – «Il mio mentore, si è preso cura di me fin dall’inizio, Jackson Tchatchoua. È arrivato a Verona prima di me, è più grande di me. È stato come un fratello maggiore per me».
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