Vendita del Milan, i dettagli delle accuse di Elliott a Blue Skye in Lussemburgo | OneFootball

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·8 settembre 2023

Vendita del Milan, i dettagli delle accuse di Elliott a Blue Skye in Lussemburgo

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Il fondo statunitense Elliott ha avviato un procedimento legale in Lussemburgo contro Blue Skye Financial Partners, investitore di minoranza del Milan che ha contestato in tribunale la vendita da 1,2 miliardi alla RedBird di Gerry Cardinale. Presentando un atto di accusa penale privata, chiamato “citation directe” in Lussemburgo, Elliott accusa Blue Skye Financial Partners e i suoi rappresentanti di reati tra cui ricatto, estorsione e false dichiarazioni fraudolente a sostegno delle sue azioni legali contro la vendita.

Nel dettaglio, secondo quanto appreso da Calcio e Finanza, un atto di accusa penale privato è stato notificato a Blue Skye Financial Partners Sarl, alla sua controllata Luxembourg Investment Company 159 Sarl, ai managing partner della società Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo e a Giovanni Caslini, ed è stato registrato dagli avvocati di Elliott presso la Corte del Lussemburgo.


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Le accuse di Elliott nei confronti di Blue Skye riguardano reati di ricatto ed estorsione, false dichiarazioni, reati ai sensi della legislazione sul riciclaggio di denaro, ciascuno punibile con la reclusione e multe. Secondo quanto si apprende, è intenzione di Elliott andare in fondo alla questione nella misura massima prevista ai sensi della legge.

In particolare, secondo quanto emerge dagli atti, secondo Elliott Blue Skye ha formulato accuse calunniose e diffamatorie al fine di ottenere concessioni superiori ai suoi diritti contrattuali. Secondo le accuse del fondo, questi si configurano come reati di ricatto ed estorsione. Inoltre, sempre secondo il fondo statunitense, Blue Skye avrebbe depositato consapevolmente documenti fuorvianti avviando procedimenti con l’intento di ingannare i giudici lussemburghesi al fine di ottenere una decisione a suo favore. Decisione che – secondo Elliott – non avrebbe ottenuto altrimenti.

Dai documenti emergono inoltre accuse di violazioni dei doveri fiduciari nei confronti di Giovanni Caslini (in passato nel board di Rossoneri Sport Investment, veicolo che controllava il Milan e il cui 100% era controllato a sua volta da Project Redblack, della quale il 4,27% era nelle mani di Blue Skye) e nei confronti dei managing partner di Blue Skye, Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo.

In una dichiarazione resa a Reuters, Blue Skye ha definito la richiesta di Elliott «un’azione unilaterale infondata» e un «tentativo di aggirare» i procedimenti legali pendenti avviati da Blue Skye. A seguito della cessione del Milan a RedBird, Blue Skye aveva accusato Elliott di violare i suoi diritti impegnandosi in diversi mesi di trattative «a porte chiuse» per vendere alla società di Gerry Cardinale. Elliott, che ha rilevato il club italiano nel 2018, ha definito a più riprese le azioni legali di Blue Skye «frivole e vessatorie

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