Calcio Femminile Italiano
·28 maggio 2025
Uno studio sugli infortuni nel calcio femminile per la FIFA, il racconto di Francesca Salaorni

In partnership with
Yahoo sportsCalcio Femminile Italiano
·28 maggio 2025
Uno studio sugli infortuni nel calcio femminile finanziato dalla FIFA: questo il progetto approvato che vedrà coinvolta Francesca Salaorni. A raccontarcelo è stata proprio l’ex Fortitudo Mozzecane, poi diventata Chievo Verona Women, che da circa due anni ha terminato la carriera da calciatrice. “In parallelo alla carriera da giocatrice -ci spiega Francesca– ho portato avanti gli studi, raggiungendo la laurea, in ingegneria biomedica con tanto di dottorato. Mi occupo di analisi del movimento con un ruolo di ricercatrice, all’Università di Verona, in ambito clinico. Ho iniziato a fare ricerche, di pari passo con la mia tesi di laurea, sull’assetto biomeccanico delle giocatrici per andare a valutare come la fatica potesse incidere sulla tendenza all’infortunio, soprattutto del legamento crociato anteriore, delle calciatrici“.
La classe ’94 poi continua: “Così è nato l’interesse di unire la passione per il calcio e lo studi in ambito biomedico e biomeccanico. Vorrei incrementare la ricerca e la conoscenza, nel calcio femminile, anche sotto il punto di vista dell’analisi degli infortuni o aumento della performance o qualsiasi cosa che possa portare benefici al movimento. Ogni anno sia la FIFA che la UEFA danno la possibilità di partecipare a questo grant di ricerca, con diverse tematiche sul calcio maschile e femminile”.
L’ex calciatrice aggiunge spiegandoci: “Ho presentato un progetto di ricerca, che rispettava determinate richieste, affiancata da una psicologa dello sport, Alessia Pecchini anche lei ex calciatrice, Giulia Bonardi e Federico Picca, fisioterapisti esperti in riabilitazione post-infortunio e osteopati, Roberto Modena, chinesiologo dell’Università di Verona. Abbiamo inviato il nostro progetto e vinto questo grant con la possibilità di portare a termine il tutto entro marzo 2026. L’idea è quella di implementare lo studio biomeccanico con una ricerca che vada a colpire anche l’aspetto psicologico e l’aspetto di forza del pavimento pelvico. L’aspetto psicologico é è un aspetto fondamentale per giocatrici, e nel nostro caso prevede un’analisi sia sulla paura dell’ infortuno che sia la relazione con il proprio ambiente di spogliatoio e relazione con lo staff”.
In chiusura Salaorni evidenzia: “Quello che andremo a fare è proporre il protocollo alle squadre di Serie A e Serie B. Per quanto riguarda la prima squadra chiediamo la disponibilità a rispondere a questionari soggettivi psicologici e relativi alla forza del pavimento pelvico. Mentre per quanto riguarda le squadre Primavera chiediamo la disponibilità per l’analisi della parte psicologica e fisioterapica ma anche di poter eseguire in campo delle valutazioni biomeccaniche durante dei movimenti specifici, che sono quelli legati alle posizioni piú pericolose e legate all’avvenimento di infortuni non contatto, nei cambi di direzione e frenata”.