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·1 marzo 2023

UEFA ed ECA, un nuovo sistema per diritti TV e distribuzione proventi

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Dopo la controversa riforma della Champions League e la dura battaglia contro la Superleague, UEFA ed ECA tentano di innovare il sistema dei diritti TV nel calcio europeo. Una forte critica rivolta alla federazione, infatti, riguardava la distribuzione dei proventi delle competizioni europee. Da ora, però, è stata creata una joint venture tra le due organizzazioni. L’obiettivo dichiarato è quello di coinvolgere maggiormente i club nell’assegnazione dei diritti TV e nella gestione delle entrate ricavate dalle coppe. Un tentativo, da una parte, di evitare accuse all’UEFA, dall’altra, di dimostrare un’apertura alla partecipazione.

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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)


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UEFA ed ECA, un accordo anti Superleague

Questo passo avanti insieme è stato comunicato nell’evento di stamattina a Milano. Il rappresentante dei club italiani nell’ECA e amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello ha voluto dichiarare l’obiettivo di questo percorso.

L’ECA gioca un ruolo primario nel supportare la UEFA nella negoziazione. Si parla di circa 4,6/4,8 miliardi per il prossimo ciclo, a dimostrazione che il calcio europeo desta molto interesse. Molti sponsor vogliono raggiungere questa industry, il prodotto calcio europeo è al top mondiale. Oggi il primo tema è la solidarietà per le popolazioni colpite dal terremoto in Turchia, ci saranno diverse iniziative, anche coi singoli club. Solidarietà anche nella distribuzione dei proventi, anche per i club che non partecipano alle competizioni. Non vorremmo chiamarla solidarietà, ma investimento per il calcio».

“È importante per l’Italia ospitare un evento di questa importanza. Essere qui a Milano con l’ECA, il board e discutere di temi strategici per il calcio europeo dei prossimi anni è fondamentale, anche per il calcio italiano. A breve, infatti, ci saranno diverse elezioni che durante l’anno verranno svolte, i rinnovi delle cariche di FIFA, UEFA e anche la presidenza dell’ECA. L’intenzione è poi di allargare la membership dell’ECA, che alla fine è l’unica vera associazione dei club che rappresentano gli interessi delle società all’interno del calcio mondiale e l’obiettivo è di avere un’associazione che sia più allargata e democratica possibile».

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