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Redazione·20 maggio 2024

😡Udinese-Empoli, Corsi tuona: "Episodi gravi". Replica dura dei friulani

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Com’era prevedibile considerando che la posta in palio era (e attualmente resta) la permanenza in Serie A, continua a far discutere la partita del BluEnergy Stadium tra Udinese ed Empoli, finita 1-1 al termine di un match caratterizzato da tanti episodi, uno su tutti il discusso gol annullato dall’arbitro Guida a Maleh dopo on-field review per un presunto colpo al volto di Niang sul difensore bianconero Kristensen,

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Davide Nicola, in modo molto pacato, ha espresso la sua contrarietà alla decisione dell’arbitro nel finale di partita: “Credo che il gol annullato sia inaccettabile, lo dico in modo educato, ho una stima infinita per il direttore di gara, che ritengo tra i migliori, penso però che oggi non abbia scelto per il verso giusto, nulla da dire invece per la trattenuta finale, più che altro si è andati oltre al recupero, per i crampi a Luperto”.


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L’episodio in questione era stato già considerato dubbio in presa diretta dall’analista arbitrale di DAZN Luca Marelli: “C’è stato un errore sul gol annullato a Maleh, è una sbracciata? No, al limite un colpetto sul volto di Kristensen ma non c’è certezza, non è un chiaro ed evidente errore per cui il Var non doveva richiamare l’arbitro all’on field review, il colpo vero non lo prende da Niang ma dal pallone“.

Nella trasmissione di DAZN “OpenVar” il vice commissario AIA Mauro Tonolini nell’analisi dell’episodio ha parlato di “decisione molto complessa” affermando  che sarebbe stato meglio “che questi episodi fossero stati risolti in campo senza l’ausilio del Var”.

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Le polemiche nella giornata di oggi si sono accese con un vero e proprio botta e risposta tra le due squadre.

Il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi ai microfoni di Radio Sportiva è stato molto critico in termini generali: “Udinese? Il mio giudizio sugli episodi conta il giusto, non siamo nelle condizioni di alzare la voce e portare risultati come fanno altri, in questo momento non abbiamo tempo e non è neanche giusto” Sia il gol annullato che il rigore a tempo scaduto sono episodi gravi, ma lo sappiamo da inizio campionato che ci sarebbero potute capitare cose così. Rispetto ad altri presidenti magari ho meno forza mediatica e non posso determinare… Ora però concentriamo attenzioni e energie sulla partita contro la Roma, tutto il resto ci distrae, magari all’ultima giornata si riequilibra tutto”.

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Parole, quelle di Corsi, che non sono andate giù all’Udinese, che ha replicato nella persona del Dg Franco Collavino in un lungo comunicato stampa: “Come da nostro stile siamo soliti analizzare le situazioni arbitrali, anche le più controverse, mai a caldo ma con la lucidità del giorno dopo le partite. Il nostro club mantiene sempre un atteggiamento equilibrato sul campo con tutti i suoi tesserati senza mai esacerbare gli animi verso gli arbitri di cui rispettiamo profondamente l’operato. Nell’ottica di questo spirito collaborativo e mettendo al bando sterili polemiche, abbiamo riscontrato una grande amplificazione, in termini anche di rumori di fondo, circa alcune situazioni della partita di ieri a partire dall’annullamento del gol di Maleh. Da un punto di vista regolamentare il volto ed il capo sono parti del corpo particolarmente delicate per un calciatore per cui l’intervento del Var, che ha decine di inquadrature a disposizione per valutare l’episodio, non lascia spazio a dubbi considerando che Niang colpisce al volto Kristensen con il gomito”.

All’interno del comunicato in questione (qui la versione integrale) l’Udinese pone l’accento anche su altri episodi (rigore Niang, contatti su Lucca) chiudendo così: “Se bisogna ricorrere alla pubblica piazza per mettere in rilievo le contestazioni arbitrali – conclude Collavino – allora, nostro malgrado, interveniamo anche noi pubblicamente, confidando in una corretta comunicazione anche verso gli arbitri che devono avere la serenità necessaria per condurre le partite, soprattutto in questa fase decisiva del campionato.  Udinese è abituata a conquistare sul campo i risultati e a raggiungere così i propri obiettivi, evitando di strumentalizzare il potere mediatico o ricorrendo a condizionamenti diretti o indiretti”.