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Redazione·28 febbraio 2022

🟡Ucraina, le news dal calcio: divorzio UEFA-Gazprom, Spartak out dall'UEL

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Quinto giorno del conflitto tra Ucraina e Russia, il mondo del calcio si muove sulle sanzioni verso il Paese governato da Putin.

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Dalla sospensione della Russia da tutte le competizioni FIFA e UEFA, all’interruzione della partnership con Gazprom, ecco le più importanti novità della giornata.


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UEFA, FINISCE LA PARTNERSHIP CON GAZPROM

L’UEFA ha interrotto il contratto di partnership con Gazprom, con effetto immediato. Attraverso un comunicato ufficiale, l’organo di Nyon ha informato del divorzio con l’azienda energetica, controllata parzialmente dallo Stato russo. La decisione riguarda naturalmente tutte le manifestazioni, inclusa la Champions League, le competizioni delle nazionali e il prossimo Euro 2024.


EUROPA LEAGUE, SPARTAK MOSCA FUORI: PASSA IL LIPSIA

Gli ottavi di finale di Europa League tra Lipsia e Spartak Mosca (in programma 10 e 17 marzo) sono stati annullati oggi dalla UEFA, a seguito della guerra scoppiata sul territorio ucraino.

L’organo di Nyon ha deciso di escludere la squadra russa, allenata dall’italiano Paolo Vanoli, con i rivali tedeschi che accederanno direttamente ai quarti di finale (da disputarsi nelle date del 7 e 14 aprile).

In una nota ufficiale, il club russo ha commentato: “La decisione di escludere la squadra dall’Europa League è scioccante. […] Confidiamo in un veloce accordo per la pace, di cui tutti hanno bisogno“.


L’APPELLO DEI CALCIATORI A UEFA E FIFA

La FIFPRO (federazione internazionale dei calciatori professionisti) si era schierata contro le prime misure adottate dalla FIFA nei confronti della Russia attraverso un comunicato ufficiale: “la partecipazione delle sue squadre alle competizioni UEFA o FIFA o l’adempimento delle funzioni dei suoi dirigenti nel calcio internazionale non è una possibilità”.

“Chiediamo quindi di sospendere la Russia con effetto immediato fino a quando la pace, la sicurezza e lo stato di diritto saranno ripristinati”, continuava il comunicato della federazione calciatori.


SHAKTAR E ALLENATORE SHERIFF IN GUERRA

Se Roberto De Zerbi ed il suo staff sono tornati incolumi in Italia dall’Ucraina, alcuni membri della dirigenza dello Shakhtar Donetsk si sarebbero arruolati nell’esercito al fine di combattere l’invasione russa (riporta SkySport UK).

Stessa decisione presta da Vernydub, allenatore ucraino dello Sheriff Tiraspol (la squadra “rivelazione” del girone in Champions League con l’Inter), che ha lasciato la Moldavia e lo Sheriff per combattere al fianco dei suoi connazionali. Era stato precedentemente tecnico dello Zorya Luhansk, club di una delle due Repubbliche separatiste nel Donbass (da dove è iniziato il conflitto).


SVIZZERA E SCOZIA, POSIZIONE SULLA RUSSIA

La Svizzera si accoda a Polonia, Svezia, Repubblica Ceca, Inghilterra, Galles e informa che “non giocherà nessuna partita competitiva o amichevole contro le squadre nazionali russe fino a nuovo avviso”. La federcalcio aggiunge inoltre che “se necessario, questa posizione non negoziabile si estende esplicitamente anche alla prima partita della sua nazionale femminile all’UEFA Women’s EURO contro la Russia, in programma il 9 luglio 2022 in Inghilterra”.

La Scozia, invece, è in trattative con UEFA e FIFA per le partite con l’Ucraina dopo l’invasione. Le due Nazionali, infatti, dovrebbero sfidarsi nella semifinale dei play-off per la qualificazione a Qatar 2022 (24 marzo), mentre le squadre femminili si incontreranno l’8 aprile. La Federcalcio scozzese si offre inoltre di “sostenere al meglio i preparativi dei colleghi ucraini in queste circostanze difficili”.

Il presidente Petrie, poi, dichiara che “non sanzionerà la nomina di una squadra per la partecipazione alla Coppa delle Regioni UEFA contro la Russia, che dovrebbe essere giocata in agosto”, qualora il conflitto continui.


RUSSIA E BIELORUSSIA FUORI DA TORNEI INTERNAZIONALI

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Il Consiglio d’Amministrazione del Comitato Olimpico Internazionale “raccomanda alle Federazioni sportive internazionali e agli organizzatori di eventi sportivi di non invitare o permettere la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali”. Questo il provvedimento da parte del CIO.

“Laddove ciò non sia possibile con breve preavviso per motivi organizzativi o legali, il Consiglio esorta vivamente […] a fare tutto ciò che è in loro potere per garantire che nessun atleta o funzionario sportivo della Russia o della Bielorussia sia autorizzato a partecipare con il nome della Russia o della Bielorussia”.

“Laddove, in circostanze molto estreme, anche questo non è possibile, il Consiglio lascia all’organizzazione interessata il compito di trovare il proprio modo di affrontare efficacemente il dilemma sopra descritto”, continua il comunicato.