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Andrea Agostinelli·10 luglio 2018
🎥 Tutti i gol di Cristiano Ronaldo divisi per 30 categorie

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Andrea Agostinelli·10 luglio 2018
Un lavoraccio che qualcuno prima o poi doveva fare.
Questo articolo era nato come la Top 10 dei gol segnati in carriera di Cristiano Ronaldo ma più guardavamo video dedicati a lui, più ci rendevamo conto che serviva uno studio approfondito per descrivere accuratamente le doti di CR7.
E così, dopo aver visto tutti i gol realizzati da CR7 con le maglie di Sporting Lisbona, Manchester United, Real Madrid e Portogallo, abbiamo deciso di dividerli in 30 categorie, ognuna delle quali rappresenta in qualche modo un aspetto del suo gioco, una parte della sua personalità oppure una curiosità sulla sua carriera.
Non importa distanza, angolazione, posizione della barriera: CR7 si è costruito una fama tale da poter essere considerato una minaccia da qualsiasi parte del campo.
Quel suo modo di colpire il pallone a metà fra il collo e l’esterno del piede quando calcia dalla distanza oppure la maniera con cui accarezza il pallone con l’interno del piede quando calcia dal limite dell’area non sono due soluzioni tecniche ma delle torture per i portieri che non riescono mai a leggere in anticipo la traiettoria delle sue conclusioni.
Si dice che i gol su rigore abbiano un’importanza minore ma dei 104 messi a segno in carriera di CR7 ce ne sono stati diversi che hanno avuto un peso specifico non indifferente.
Cristiano Ronaldo è un eccellente colpitore di testa e non solo perché è dotato di un fisico che gli permette di combattere contro qualsiasi difensore. Come ogni grande saltatore, infatti, sa benissimo che il segreto sta tutto nel tempismo e sotto questo aspetto CR7 non è secondo a nessuno.
Certo, il fatto di poter fluttuare in aria per un secondo in più, mentre il proprio marcatore è già in fase discendente, è un altro dettaglio che lo aiuta parecchio.
Ci sono poi situazioni in cui semplicemente esagera e si va a prendere il pallone nello stratosfera.
Come già spiegato per le punizioni, Ronaldo ha una facilità di calcio che gli permette di rendersi pericoloso da qualsiasi posizione.
È una qualità affinata nel tempo ma già ben visibile dal suo debutto con lo Sporting Lisbona e dai tempi del Manchester United, quando sicurezza nei propri mezzi ed incoscienza si mescolavano alla perfezione.
Perchè, terminando il discorso, non esiterebbero motivi validi per provare a calciare da 40 metri se dentro di sé non si è arroganti abbastanza da pensare di poter fare sempre gol.
Cristiano Ronaldo non è solo un fenomeno dotato di una tecnica fuori dal comune ma è anche uno degli attaccanti con il migliore senso del gol.
È sempre pronto a ribadire in rete una corta respinta del portiere, a buttarsi su una palla vagante o a deviare ogni cross che attraversi l’aria piccola.
Con il passare degli anni, CR7 ha perso quella velocità supersonica che gli permetteva di lasciare le fiamme dietro di sé ogni volta che partiva palla al piede, ma ancora oggi è praticamente incontrollabile una volta che ha spazio davanti e viene servito in profondità.
La lettura del gioco è uno degli aspetti di Cristiano Ronaldo che si sottovaluta. Il portoghese, se ci fate caso, arriva sempre per primo sui palloni vaganti e ci arriva già coordinato, come se avesse letto il futuro con due secondi di anticipo rispetto ad avversari e compagni di squadra.
Ma per ogni gol che noi consideriamo facile ce n’è un altro che ci ricorda come sia un alieno con le scarpe da calcio, una persona per cui vale la citazione Federico Buffa su Lebron James: “Ha come noi 362 muscoli e circa 5 litri di sangue che gli circolano, ma per il resto io non credo di essere nello stesso ambito genetico di questo qua…”.
Nell’arsenale di Cristiano Ronaldo, il colpo di tacco ha la stessa valenza di un passaggio con il piatto o uno stop di petto: è un fondamentale talmente pulito che possiamo tranquillamente immaginarcelo su un campo d’allenamento mentre spende due o tre ore provando a calciare al volo un pallone con le spalle alla porta.
Se Zidane aveva la ruleta, Cristiano Ronaldo ha la viraje, la sterzata. Quel colpo di tacco con cui manda fuori giri i suoi avversari è un’arma nota a tutti ma non esistono contromisure perché il portoghese riesce ancora ad eseguirla con la stessa pulizia stilistica dei tuffatori cinesi che si buttano da dieci metri e non fanno schizzi quando toccano l’acqua.
Niente da aggiungere. L’esultanza dice tutto.
Perchè va bene che quando calcia prende quasi sempre lo specchio della porta, però a volte non è lui che è un fenomeno ma è il portiere che sbaglia.
A dire la verità non sapevamo quale categoria inventarci per poter inserire questo capolavoro e allora abbiamo deciso di accanirci sui pantaloni del povero Gabor Kiraly.
Dite la verità: secondo voi quanti altri portieri potevano prendere un gol da quella posizione?
Voi non lo fareste?
Il Siviglia è la squadra a cui Cristiano Ronaldo ha segnato di più in carriera. Noi in redazione abbiamo provato a capire se esista una ragione di fondo per questo accanimento e siamo arrivati a tre conclusioni:
A – Non gli piace la città
B – Dato che porta gli stessi colori dello Sporting, simpatizza per il Betis Siviglia
C – Ha sempre sperato che Monchi si accorgesse di lui e lo portasse al Sanchez Pizjuan
Ok l’aspetto economico e la crescita sul piano del marketing, ma se pensate che la Juventus non abbia messo il lato sportivo in cima ai motivi per cui sta provando ad acquistare Cristiano Ronaldo, allora è meglio che guardiate questo video.
Non è un gol clamoroso ma è la perfetta rappresentazione dell’agonismo che anima il portoghese: con la sua squadra in vantaggio per 5-0 e dopo aver già segnato un gol, rincorre una palla vagante al limite dell’area solo per il gusto di segnare ancora.
Perchè quando Cristiano Ronaldo non va verso il gol, il gol va verso Cristiano Ronaldo.
Lo stadio di Tórsvøllur, visto da questa inquadratura, potrebbe essere tranquillamente il campo dove giocate a calcetto con i vostri amici il giovedì sera, con l’erba sintetica che vi brucia la pelle quando cadete e le vetrate del bar che danno sul campo.
O per lo meno crediamo sia questo il motivo per cui dietro alla porta c’è un telone con dei ghirigori in stile gotico.
Lo sapete che Lussemburgo e Andorra possono vantarsi di aver subito almeno un gol da Cristiano Ronaldo?
I campioni si dimostrano tali anche quando giocano all’Estadio El Toralín di Ponteferrada in una fredda serata di dicembre.
Perchè anche ai migliori ogni tanto scappa un vaffanculo.
Non si tratta solo degli assist a porta vuota. È una questione di movimenti, di letture del gioco, di intesa. Benzema si è dimostrato il compagno di attacco ideale per CR7 e qualcuno un giorno dovrà scrivere un libro sul rapporto che li lega.
Se in precedenza Benzema era il servizio di Ronaldo, in questo caso CR7 è al servizio di Berbatov. È suo specifico compito, infatti, fiondarsi sul passaggio del suo compagno di squadra per segnare e permettere al mondo del web di godere all’infinito di quel dribbling sulla linea di fondo.
Per capire al meglio quanto sia incredibile questo gol, concentratevi sullo sguardo dei suoi compagni di squadra: gente che lo osservava ogni giorno sul campo di allenamento provare questo colpo e che ciò nonostante non riesce a nascondere l’emozione di chi ha visto la bellezza palesarsi davanti ai propri occhi.
Perchè si prende sempre le sue responsabilità. Perchè non ha paura di fare un passo in avanti e mettersi in prima linea per la propria squadra. Perchè a 33 anni, nonostante 5 Champions League e 5 Palloni d’Oro, la sua fame di vittorie è ancora intatta. Perchè ha la forza per rimettersi in gioco. Perchè con una singola giocata è in grado di rovesciare le sorti di una partita. Perchè i suoi gol sono il combustibile di cui i sogni hanno bisogno per potersi alimentare.