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·26 agosto 2022
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La Premier League di oggi ha come protagoniste squadre come Manchester City, Liverpool e Chelsea, seguite a ruota da Manchester United, Tottenham e, in questo inizio di stagione, l’Arsenal.
Ma per gli appassionati nati negli anni ’90 le vere big del calcio inglese, pensando con una vena nostalgica, saranno sempre, affettuosamente, solo quelle vestite di rosso: Red Devils, Reds e Gunners.
Tre piazze capaci di regalare agli occhi dei tifosi giocatori incredibili.
Qualsiasi amante del calcio ricorda infatti con ammirazione l’Arsenal di Arsene Wenger ricco di campioni come Thierry Henry, Robert Pires, Fredrik Ljungberg e Dennis Bergkamp.
Una società da qualche anno in grande difficoltà, ma che ora sembra in grado di risalire la china e tornare, lentamente, ai fasti d’un tempo.
Uno degli aspetti più iconici di questa squadra è sicuramente quello dato dal soprannome, Gunners, derivante direttamente dal nome societario. Ma cosa vuol dire Arsenal?
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Arsenal è traducibile in italiano come “arsenale”, sostantivo cui l’enciclopedia Treccani attribuisce il significato di “complesso di darsene, stabilimenti e officine per la riparazione, la manutenzione o anche la costruzione di naviglio militare. Oppure “officina di fabbricazione o riparazione delle armi per l’esercito terrestre; deposito di armi”.
Partendo da questo presupposto, che in parte già ci svela l’arcano sul soprannome della squadra guidata, oggi, da Mikel Arteta, la questione va analizzata, come spesso accade in Inghilterra, partendo dal passato.
Il Royal Arsenal era infatti un sito sulla sponda meridionale del fiume Tamigi, specificatamente situato a Woolwich, nel sud-est di Londra.
Questo complesso veniva utilizzato per la produzione di munizioni e armamenti e, inoltre, veniva adibito all’organizzazione di test sulle armi per verificarne il funzionamento, nonché sulla ricerca di esplosivi da consegnare all’esercito britannico.
Sull’arsenale era situata, a tali scopi, un’officina denominata Dial Square. E i dipendenti della stessa furono i primi ad elaborare l’idea di fondare una squadra di calcio.
Qui, infatti, secondo la stampa locale, un piccolo gruppo di lavoratori del negozio di armi n. 2 del Woolwich Arsenal, guidati dallo scozzese ex giocatore dei Kirkcaldy Wanderers David Danskin e da alcuni colleghi originari di Nottingham, dove era molto viva la passione per il football, fondarono un club noto come Dial Square FC.
Le fonti più accreditate, seppur con qualche dubbio, son convinte che la fondazione della squadra sia riconducibile al 1886.
Ciò sui cui invece vi son certezze è che, qualche tempo dopo, le sue figure apicali si incontrarono in un pub, il Royal Oak, per discuterne le sorti.
Finendo col cambiare il nome in Royal Arsenal, più altisonante rispetto al precedente e capace di combinare il nome del locale in cui veniva presa quella decisione con quello proprio del sito sulle sponde del Tamigi.
Da quel momento, tuttavia, il nome venne ancora cambiato numerose volte, finendo col diventare, con l’avvento del professionismo, Woolwich Arsenal Football and Athletic Company Limited.
Nel 1913, tuttavia, la società si trasferì ad Highbury, nel nord della capitale, abbandonando così il termine "Woolwich" e finendo col diventare solo, simbolicamente ed iconicamente, Arsenal. Il resto è storia.
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