Calcionews24
·27 maggio 2025
Tudor Juve, insieme fino al Mondiale per Club, poi la decisione sul futuro dell’allenatore

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·27 maggio 2025
Dopo lo sfogo a caldo di domenica sera, seguito alla conquista della qualificazione in Champions League, Igor Tudor ha fatto un passo indietro, rasserenando i rapporti con l’ambiente Juve. Il tecnico croato, il cui contratto è stato automaticamente esteso fino al 2026 grazie al piazzamento europeo, ha chiarito la sua posizione attraverso il procuratore Anthony Seric, sottolineando di avere un ottimo rapporto con Cristiano Giuntoli e con tutto il club. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, Tudor rispetterà l’accordo preso, guiderà la i bianconeri al prossimo Mondiale per Club e attenderà le decisioni della società sul futuro senza pressioni. L’incontro chiarificatore con Giuntoli, dopo le tensioni post partita, ha ristabilito un clima di serenità: Tudor spera ancora di poter restare alla guida della squadra anche per la prossima stagione, forte del legame costruito con l’ambiente juventino e del lavoro svolto con passione e professionalità.
Tuttavia, il destino del tecnico sembra segnato. Le voci su un nuovo allenatore lo accompagnano da giorni, e il club è intenzionato a ripartire da un profilo più esperto e titolato. L’identikit porta ad Antonio Conte, anche se i tempi per averlo già al Mondiale per Club appaiono strettissimi. Tudor, dal canto suo, sa che la Juve può liberarsi entro fine luglio pagando una penale e che volare in America significherebbe rinunciare ad altre opportunità in panchina, salvo un’eventuale offerta in arrivo entro metà giugno. In caso di addio anticipato, la società potrebbe affidarsi a una soluzione interna con Francesco Magnanelli o Massimo Brambilla. Come riporta La Gazzetta dello Sport, al netto degli sviluppi, Tudor ha già lasciato il segno: ha preso una squadra al quinto posto e l’ha condotta nell’Europa che conta, con una media di 2 punti a partita, meglio persino di Thiago Motta, eccezion fatta per i gol segnati. La sensazione è che al 99% sarà lui a guidare la Juve al Mondiale, ma l’ultima parola spetterà al mercato e alla tempistica delle scelte societarie.