Tudor e la juventinità, idee chiare dell’allenatore: «Ecco quanto conta esser stato giocatore della Juve per poter allenare questa squadra» | OneFootball

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·23 agosto 2025

Tudor e la juventinità, idee chiare dell’allenatore: «Ecco quanto conta esser stato giocatore della Juve per poter allenare questa squadra»

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Tudor e la juventinità, idee chiare dell’allenatore che parla così in conferenza stampa: le parole del mister

Alla vigilia di Juve Parma, match che segna l’inizio della stagione bianconera allo Stadium, Igor Tudor ha affrontato in conferenza stampa diversi temi legati alla squadra e al futuro. Tra questi, anche una riflessione sul cosiddetto “DNA Juve”, un concetto spesso evocato per descrivere lo spirito di appartenenza e la mentalità vincente che contraddistingue il club.

Il tecnico croato, ex difensore della Juventus, ha chiarito però come il solo legame con i colori bianconeri non basti per avere successo in panchina. Secondo Tudor, ciò che conta davvero è la bravura, la competenza e la capacità di gestire il gruppo. Una presa di posizione netta, che vuole spostare il discorso dal sentimentalismo alla professionalità.


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DNA JUVE – «Se uno è stato ex giocatore aiuta, ti dà le cose. Ma se mi può dire quanta importanza può avere esser stato in questa squadra da giocatore nel ruolo di allenatore da 1 a 10 dico 2, bravura 8. Uno può essere il più grande juventino ma nel suo lavoro è mediocre… Ma non parlo solo di juventinità anche in altri club, quella senza altre cose vale 0. È una cosa bella, un’aggiunta, se c’è però questa roba qua».

Parole che ribadiscono la visione pragmatica di Tudor. Essere stati protagonisti in campo con la maglia della Juventus può rappresentare un vantaggio emotivo, ma non è sufficiente senza la preparazione e le competenze necessarie per allenare ad alto livello.

Il messaggio lanciato alla vigilia di Juve Parma è chiaro: il passato non garantisce nulla, solo il lavoro quotidiano e la qualità professionale possono portare risultati concreti. Tudor ha voluto rimarcare come la Juventus debba sempre essere valutata per quello che mostra sul campo, senza affidarsi soltanto a discorsi di appartenenza.

Con queste parole, il tecnico croato ha ribadito la sua filosofia in vista dell’esordio stagionale, chiamando la squadra a dimostrare solidità, fame e concretezza contro il Parma. Il DNA bianconero resta un valore, ma per Tudor la vera differenza la fanno sempre competenza e bravura.

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