Calcio e Finanza
·31 gennaio 2025
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Il massimo campionato belga, la Jupiler Pro League, potrebbe presto cambiare format. Infatti, in questa ultima settimana, come riportato da diversi media nazionali, i 16 club del primo torneo nazionale sono tornati a discutere del formato del loro campionato che potrebbe essere stravolto dalla votazione che vedrà protagoniste le stesse società nel giro di un mese.
Ma quando si parla di un cambio di format sono sempre molte le opzioni sul tavolo, che di conseguenza fanno aumentare i tempi per una decisione definitiva. Una scelta che richiede una votazione di due terzi dei club favorevoli per arrivare a una modifica ufficiale della competizione.
Cambiamento che si sta rendendo necessario visto che il calendario della Pro League è sempre più congestionato a causa del crescente numero di partite. Attualmente, il massimo campionato belga è composto da 16 squadre con 30 giornate di stagione regolare che viene seguita dai playoff a cui si qualificano sei squadre che si giocano così il titolo nazionale. Proprio il numero di formazioni che si giocano il campionato potrebbe essere rivisto al ribasso, quattro sembra l’idea più popolare, così da ridurre il numero di partite.
Nonostante un sentimento favorevole della maggior parte delle società, alcune di esse, come Genk e Anversa, sono preoccupate che una decisione del genere vada a favorire le big storiche del calcio belga a discapito di club come loro che rischierebbero di non giocare così spesso, come stanno facendo negli ultimi anni, i playoff per conquistare la vittoria finale del campionato.
Inoltre, esiste una proposta per una lega a 18 squadre, quindi due in più della situazione attuale, con un campionato a 34 giornate che però non presenterebbe i playoff. Proposta che non trova contrarie big come Brugge e Anderlecht, ma (per il discorso citato in precedenza con Genk e Anversa in prima fila), non trova il consenso della maggioranza dei club.
Infine, sta prendendo piede il modello svizzero che ha ispirato la nuova Champions League. Una sorta di via di mezzo delle due ipotesi descritte Ogni club andrebbe ad affrontare otto squadre diverse senza una partita di ritorno andando poi a stabilire una classifica complessiva. Il numero delle squadre rimarrebbe 16 e sarebbero mantenuti anche i playoff a sei. In base a questa graduatoria sarebbe disputata la seconda parte di stagione.
Ma anche qui alcuni club sarebbero contrari, specialmente quelli medi-piccoli, per via di una riduzione delle partite casalinghe contro le big del campionato che comporterebbe un incasso minore a livello di ricavi da stadio. E per bilanciare questa situazione, potrebbe essere necessaria una redistribuzione dei diritti televisivi.