Torino, Vanoli: “Ricci è a disposizione. Sto bene, sono stato travolto da un mare d’affetto” | OneFootball

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·10 maggio 2025

Torino, Vanoli: “Ricci è a disposizione. Sto bene, sono stato travolto da un mare d’affetto”

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Ultime tre partite di campionato anche per il Torino, che domenica pomeriggio ospiterà l’Inter: le parole in conferenza stampa di Paolo Vanoli.

Dopo il pareggio di venerdì scorso in casa contro il Venezia, il Torino ormai privo di obiettivi concreti da inseguire in questo finale di stagione, proverà ad onorare al meglio le ultime partite di campionato. Domenica pomeriggio allo Stadio Olimpico Grande Torino arriva l’Inter, reduce dalla vittoria in semifinale di Champions League contro il Barcellona. Le parole in conferenza del tecnico dei granata, Paolo Vanoli.


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Torino, le parole di Vanoli in conferenza stampa

Come sta lei dopo l’episodio della scorsa gara?Se sono qui, sto bene…E’ un sorriso. Ringrazio lo staff sanitario, è intervenuto subito, e anche il personale della croce rossa con tempestività. Con l’anestesista è stato efficace, ringrazio tutti. Non me lo aspettavo, sono stato travolto da un mare d’affetto. Non sono riuscito a rispondere a tutti, lo faccio oggi: grazie a tutti. La squadra sta bene, abbiamo recuperato Linetty e Ricci. Casadei ha avuto un piccolo sovraccarico, ma sta benissimo.

Dobbiamo valutare Sosa che è rientrato parzialmente in gruppo, vediamo se portarlo domani. E poi Karamoh ha avuto un inizio di pubalgia, penso che non sarà a disposizione. E forse Pedersen che ha avuto un trauma facciale, vediamo oggi con gli esami“.

L’Inter ha raggiunto la finale di Champions…Faccio i complimenti a tutti, è un traguardo importante raggiunte con due gare incredibili e belle per il calcio. Sono partite che si motivano da sole: quando incontri una grande squadra, non ci sono problemi. Quindi saremo carichi“.

Come si interpreta una gara così?Abbiamo la fortuna di avere motivazioni, quando incontri squadre con obiettivi forti inconsciamente devi stare in partita. A volte non ce l’abbiamo fatta dall’inizio, ma abbiamo sempre reagito. Guardiamo a noi, continuiamo il percorso di crescita. A volte si fa un passo indietro per farne due avanti“.

Siete reduci dal 4 maggio: cos’ha lasciato?Sono andato a Superga due volte: la prima volta quando sono arrivato perché volevo capire cosa fosse la storia di questo importante club, l’altro giorno ho vissuto la storia. La cosa più forte è stato il rumore del silenzio davanti alla lapide quando Zapata ha letto i nomi.

Me l’avevano raccontato, devo dire grazie perché ho avuto la fortuna di viverlo. La marcia? I tifosi sono una parte importante, hanno il diritto di dire ciò che pensano. Il grande insegnamento che ho avuto quest’anno è che noi e loro siamo andati avanti sulla stessa strada: si poteva fare meglio nel primo tempo con il Venezia, ma poi abbiamo dimostrato che non vogliamo i tradire i valori“.

Domani possono essere provati i giocatori che hanno avuto meno spazio?Sempre domande per sapere la formazione…(ride, ndr). Ha citato Ilic ma è un giocatore importante, non ha bisogno di questo: viene da campionati in serie A, è stato preso come giocatore importante. Se dovesse giocare Dembele, sarebbe un bel passo d’esperienza. Ma l’esperienza l’ha fatta anche con l’errore di Firenze…Il bello di un giovane è fargli vivere gli errori, è dal primo giorno che dimostro che tutti sono importanti“.

Quanto l’ha stupita l’Inter che ha raggiunto due finali di Champions in tre anni?E’ stato un capolavoro di unità d’intenti, è stato fatto un percorso e sono cresciuti tutti. La Premier è superiore dal punto di vista economico, ma anche il nostro campionato è affascinante e difficile. Fare due finali in tre anni è qualcosa di importante non solo per l’Inter, ma per il nostro movimento“.

Quanto può ispirare il Toro a fare un percorso più ambizioso?E’ un obiettivo di quando si inizia, fare un processo e cercare di superare gli ostacoli. Tutti gli allenatori e le società hanno una strada e idee per provare ogni anno a mettere tasselli importanti per la crescita. Non si nasce vincenti, lo si diventa“.

Non solo Inter, anche Atalanta, Roma e Fiorentina hanno fatto bene: è un po’ un vizio sminuire il nostro campionato?Un tecnico ha detto che qui ci sono tutti allenatori, a volte guardiamo solo le cose che non vanno. E se si valutano le squadre italiane degli ultimi anni, significa che è un campionato affascinante e difficile tatticamente, ma anche ambito. L’Inter ha fatto due gare capolavoro, è la forza di noi italiano. Dal lato economico, la Premier ha introiti diversi“.

Che bilancio può fare sul primo anno di Adams in Italia?Non mi aspettavo questo suo impatto in un campionato così difficile per una punta. Gli faccio i complimenti, anche al club perché ha preso un attaccante funzionale e di qualità. Può ancora migliorare, ma parliamo di un ragazzo che ha voglia di crescere ed è alienabile. Si merita ciò che ha fatto, ma mancano ancora tre partite“.

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