Torino, Vanoli in conferenza pre Genoa: «Ho incontrato Cairo per pianificare il mercato, sento la società vicina. Genoa? Punti d’oro, ma a Marassi…» | OneFootball

Torino, Vanoli in conferenza pre Genoa: «Ho incontrato Cairo per pianificare il mercato, sento la società vicina. Genoa? Punti d’oro, ma a Marassi…» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·6 dicembre 2024

Torino, Vanoli in conferenza pre Genoa: «Ho incontrato Cairo per pianificare il mercato, sento la società vicina. Genoa? Punti d’oro, ma a Marassi…»

Immagine dell'articolo:Torino, Vanoli in conferenza pre Genoa: «Ho incontrato Cairo per pianificare il mercato, sento la società vicina. Genoa? Punti d’oro, ma a Marassi…»

Paolo Vanoli in conferenza stampa prima di Genoa Torino, vediamo le dichiarazioni live dell’allenatore granata alla vigilia del match di Serie A

Paolo Vanoli in conferenza stampa pre Genoa Torino. Giornata di vigilia in casa Toro, domani la scuderia granata sarà infatti impegnata tra le mura dello Stadio Marassi in uno dei match più attesi – e potenzialmente combattuti – della giornata numero 15 di Serie A. Lo sa bene l’allenatore del club piemontese, determinato più che mai a cambiare registro dopo una serie di risultati decisamente al di sotto delle aspettative inanellati negli ultimi due mesi. Sentiamo quindi cosa ha modo di dire il tecnico Varesino a poco più di 24 ore dal calcio d’inizio (fissato per le 15 in punto). Le sue dichiarazioni raccolte LIVE de Calcionews24 a partire dalle 12. Vanoli così in conferenza stampa verso Genoa Torino:

La conferenza stampa di Paolo Vanoli pre Genoa Torino:


OneFootball Video


Come sta la squadra?

«Bene. Abbiamo avuto qualche affaticamento con Aron Ciammaglichella e Balcot, ma niente di grave. Vedremo oggi se potranno venire con noi. Karamoh ieri ha avuto un virus, ma è recuperato»

Che partita si aspetta domani?

«Una partita come dice la classifica. Sono punti importanti e pesanti in uno stadio difficile. Dovremo essere bravi a usare la testa con voglia di vincere, sappiamo che adesso questi punti diventano oro»

Quindi rientra anche Ilic?

«Ah scusa! No, Ilic è in fase di recupero. Si sta avvicinando al suo rientro. Cosa ha avuto? Ha avuto un problema al flessore»

Cosa succede all’attacco senza Zapata? Mancano calciatori di carisma?

«No. Quando ho detto che nel secondo tempo contro il Napoli dovevamo stressare di più la difesa avversaria, questo gliel’ho fatto notare. Stressare significa mettere più palloni in area ed essere pronti nei tiri da fuori. Secondo me abbiamo fatto un’ottima partita, soprattutto nel primo tempo abbiamo avuto tre grandi occasioni, che non sono state ‘viste’ così bene anche se Meret non ha fatto parate. Sul colpo di testa di Adams, l’occasione di Coco, anche altre occasioni di Sanabria ma non abbiamo impegnato il portiere. Siamo stati bravi ad avere pazienza, ma senza stressare la loro difesa. Voglio più cross, perchè secondo me abbiamo attaccanti che non hanno struttura ma scelta di tempo. Dobbiamo abituare i nostri attaccanti che quando si arriva sui quinti si crossa»

E’ arrivata la partita per utilizzare Vlasic dal primo minuto?

«E’ arrivata la partita importante. I punti contano, la classifica dice questo. Dobbiamo saper interpretare la partita indipendentemente da chi gioca. Chi entra o chi subentra deve dare il contributo, sono punti importanti»

Ci spiega cosa significa per Adams avere o non avere Zapata? Le statistiche parlano chiaro.

«Hai detto bene. Ma dobbiamo imparare che Zapata non c’è. Infatti volevo portarlo in conferenza, ma non c’è. Darsi responsabilità in più e trovare qualche idea diversa: Zapata non c’è più, loro devono cercare altre risorse e noi gliele dobbiamo dare. Altre soluzioni e devono essere più presenti nei tiri da fuori. Secondo me le occasioni che hanno avuto contro il Napoli Adams e Sanabria sono state occasioni importanti»

Come mai Zapata non è qui? Era una bella idea…

«Ho sempre detto che è un grande giocatore e un grande uomo, vuole stare vicino alla squadra – nonostante la riabilitazione – ed è molto bello. Verrà a Genoa? Non penso, ha un percorso riabilitativo da fare»

Come sta vivendo questa situazione? La società le sta vicino e i tifosi anche malgrado le tante sconfitte?

«Devo dire io che da quando sono arrivato, ho sentito tantissima fiducia da parte del club e anche da parte dei tifosi. Con questo però, sono onesto e sincero con me stesso. Sono un uomo di campo e di sport, so che i risultati sono molto importanti: sono il primo a mettermi in gioco, questa situazione non mi piace. Sulla società che sembra che mi lasci solo posso assicurarti che è sbagliato. Da quando sono arrivato le cose non sono mai cambiate. Ho sempre avuto il direttore al mio fianco, è sempre al campo…»

Però avere un dirigente che ogni tanto si confronta con i giornalisti non sarebbe male…

«Ah scusa! Non avevo capito. Su questo non posso rispondere, è la società che deve decidere cosa fare»

E’ un po’ la partita della paura quella con il Genoia?

«La paura la provo ogni giorno, è un sentimento positivo che mi fa rendere di più. Queste partite devi saperle interpretare. Devi essere capace di vivere i vari momenti della partita»

Ha ricevuto un feedback dalle riunioni in società verso il mercato?

«Ho avuto anche io un incontro con Cairo e Vagnati. Come vi ho detto è giusto non parlare di mercato, ma va pianificato»

Durante l’incontro con Cairo avete parlato anche di voci sulla cessione della società?

«Quando parlo con il mio presidente, non entro in queste cose. Tu lo sai bene, io penso a fare bene dal punto di vista tecnico-tattico. Come ho più volte detto, i sono focalizzato su ciò che posso migliorare»

Sosa era arrivato con delle aspettative. Ora però non lo stiamo più vedendo in campo, che momento sta vivendo? E’ deluso?

«Deve essere sereno e dare di più. Io so cosa mi può dare, lo deve dare. Anche in nazionale la seconda convocazione era partito bene, poi ha avuto quel problema. E’ un giocatore che può dare di più e deve dare di più. Poi ci sono le scelte tecniche».

Ciammaglichella è una risorsa?

«Vale per tutti i giovani che si allenano con me. In prospettiva futura penso di aver già ho dimostrato quando siano importanti i giovani. Dopo è sempre la stessa paranoia che vi devo dire: i giovani non sono quelli che fanno la differenza, ma io credo molto nei giovani ed è una soddisfazione veder esordire un giovane».

Firma per un pareggio domani?

«No. Secondo me..io nella mia vita sono sempre sceso in campo per provare a vincere. Nella partita, bisogna anche saper non perdere».

Visualizza l' imprint del creator