Calcionews24
·31 marzo 2025
Torino, Vanoli in conferenza: «Bravi a restare in partita con una Lazio ferita, merito dei ragazzi. Gineitis? Vi racconto il suo momento»

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·31 marzo 2025
E alla fine questo Lazio Torino si è concluso per 1-1. Ha avuto ragione chi non ha ceduto alla palpebra cadente e – dopo un’ora di gioco priva di reali occasioni e o attività degna di nota – si è poi goduto un finale di partita in crescendo. Alla rete di Marusic a metà ripresa ha risposto Gineitis con un gol di furbizia pura (lesto a sfruttare un errore avversario) nei minuti finali. Sentiamo cosa ne pensa mister Paolo Vanoli ai margini dell’incontro valido per la giornata numero 30 di Serie A, le parole del tecnico ai cronisti presenti:
La conferenza stampa di Paolo Vanoli dopo Lazio Torino:
Crede che il risultato sia giusto?
«Direi di si, affrontavamo una grande squadra con giocatori forti nell’uno contro uno. Nel primo tempo c’è stato solo l’errore di Milinkovic Savic, poi siamo stati bravi e compatti, forse dovevamo palleggiare meglio perché ce lo permettevano. Siamo stati bravi perché sapevamo che avremmo incontrato una Lazio ferita dai cinque gol di Bologna, dovevamo fare una grande partita di personalità e siamo stati bravi a rimanere sempre in partita. Dobbiamo sempre rimanere nella gara, abbiamo messo poi una formazione molto offensiva: E’ merito della squadra»
Il Torino può avere dei rimpianti?
«No, non guardo indietro. Gli errori sono un’opportunità per crescere. Dopo l’infortunio di Zapata è successo qualcosa. Siamo stati bravi a tenere la barca dritta, ho capito che bisognava cambiare qualcosa e ci siamo riusciti. Questo dipende però sempre dalla disponibilità dei calciatori. Avevamo detto che sarebbero state tutte finali e stiamo onorando questo club importante»
Quanto può essere importante per voi un giocatore come Gineitis?
«Mah…fin dal primo giorno l’ho detto. La cura di chi gioca meno per me è fondamentale. So che mi guardano storto perché vogliono giocare, ma devono guardare chi in questa squadra fa la differenza e in questo periodo chi fa la differenza è chi entra. Cinque minuti possono cambiare una stagione, è successo a Karamoh e adesso sta succedendo a Gineitis.
L’allenatore deve far crescere individualmente il calciatore…ora Gineitis sta bene. Sono convinto che anche Casadei ha avuto un exploit tutto d’un colpo segnando e andando in nazionale, ma non giocava da sei mesi e piano piano si ritroverà. È un piacere avere una squadra con giocatori che si contendono il posto tutte le settimane»