Calcionews24
·13 agosto 2025
Torino, Vagnati svela: «Lavorare con Cairo è come un master quotidiano! E vi dico il mio miglior colpo»

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·13 agosto 2025
Davide Vagnati – direttore tecnico del Torino che vanta un passato alla Spal – stamane ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Eccone alcuni estratti salienti, così il manager granata si è espresso in determinati passaggi nella sua chiaccherata con la Rosea:
IL SUO COLPO DI MERCATO PIU’ RIUSCITO ALLA SPAL – «Lazzari, preso a zero, in svincolo, dal Porto Tolle in D, e poi venduto alla Lazio per 15 milioni».
È VERO CHE IL PRESIDENTE DEL TORINO, URBANO CAIRO, L’HA VOLUTA PERCHÉ RIMASE IMPRESSIONATO DALLA SUA DUREZZA IN UNA TRATTATIVA? «Sì, l’affare Gomis, il portiere. E sul trasferimento di Bonifazi pensavo che non fosse conveniente per la Spal, lo dissi e restai fermo sulle mie posizioni. Il presidente Cairo mi confidò che gli era piaciuto il mio atteggiamento, teso al bene e agli interessi della società per cui lavoravo. Sento molto la responsabilità del denaro altrui. Se i soldi sono miei, posso fare ciò che voglio. Se non sono miei, devo stare più attento e ottenere il massimo. Devo avere cura dei capitali della proprietà. Nel calcio si parla di milioni come di noccioline, ma serve cautela, un milione è un milione».
CI PERMETTA UNA BATTUTA: LEI E’ GENOVESE… –«Sono genovese il giusto: se penso che un investimento meriti, procedo. Al Torino penso di essere cresciuto, perché lavorare a contatto con il presidente Cairo è come fare un master quotidiano, lui è un negoziatore nato. Ha un impero e potrebbe goderselo, ma è sempre sul pezzo, tutti i giorni. Cerco di stare al passo. Ho addosso un’inquietudine costante, però positiva. Non stacco mai».
COMPRARE E’ PIU’ FACILE CHE VENDERE – «Per comprare bene, bisogna vendere bene. Per vendere bene, bisogna comprare bene. Bisogna essere fermi, ma non ottusi, capire qual è il limite oltre il quale non conviene spingersi».
IL SUO COLPO MIGLIORE AL TORINO – «Schuurs, difensore fortissimo e ragazzo straordinario, di una sensibilità unica. È fermo per infortunio da quasi due annieprego perché ritorni in campo: qualche miglioramento c’è. Poi vorrei citare Milinkovic Savic, il portiere. Non è stato un mio colpo (loprese Petrachi,ndr),ma l’ho sempre difeso dalle critiche. Aveva un potenziale enorme, al Napoli crescerà ancora».
SODDISFATTO DEI SUI ANNI AL TORINO – «Sì, abbiamo fatto tante cose, tra cui le migliorie al Filadelfia e il Robaldo (il nuovo centro per il vivaio, ndr). E mi fa piacere che nel passaparola il Toro sia considerato una società seria, in cui andare volentieri. Aboukhlal ha telefonato a Schuurs e a Masina e loro lo hanno convinto della scelta».
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