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·11 novembre 2024
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Nedo Sonetti, ultimo allenatore del Torino a vincere un derby in casa della Juventus, furioso dopo l’ultima stracittadina, ecco cos’ha detto
Nedo Sonetti non si contiene. Intervenuto su Tuttosport l’ex allenatore del Torino (ultimo a vincere un derby in casa della Juventus, pensare, nel lontano 95’) ha svelato tutta la sua amarezza per l’ultima stracittadina persa dai granata. Addirittura, confessando la volontà di ‘spaccare’ il televisore mentre maturava lo 0-2 finale in casa dei bianconeri. Vediamo qui un breve estratto delle sue parole inerenti alla stracittadina piemontese di sabato sera e non soltanto:
ULTIMO JUVE TORINO – «Sabato sera, mentre stavo guardando Juventus-Torino, a un certo punto avrei voluto spaccare il televisore. Quella squadra molle e in balia della Juve non può essere il Toro. Ormai è una pena vedere questa squadra nelle stracittadine. I giocatori e i dirigenti non sanno nemmeno dove sono di casa il senso di appartenenza ai colori granata e il furore agonistico degno della storia del club. I Derby non si affrontano così».
I DERBY DEL PASSATO – «Ora manca lo spirito che avevamo noi. Ho visto un Toro molle, incapace di fare un tiro in porta contro una Juve normalissima. Dopo lo svantaggio è mancata una reazione di carattere. Per me e i giocatori di quel Torino il Derby era la partita dell’anno. Valeva tutto per noi e avremmo fatto qualunque cosa per far soffrire la Juve di Lippi, che era uno squadrone».
A COSA PUNTA IL TORINO ORA – «I giocatori si devono rendere conto che vestire la maglia granata è un impegno straordinario: rappresentano un club storico e una città, visto che gli juventini sono ovunque ma a Torino si tifa per i granata. E poi mi aspetto di non vedere più prestazioni piatte. I calciatori devono metterci il cuore. Possibile che nessuno si faccia ammonire per alzare l’agonismo della sfi da o abbia una reazione di rabbia dopo lo svantaggio subito?».