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·20 agosto 2020
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·20 agosto 2020
Bellissima e divertentissima la terza giornata della Prem’er Liga russa con tanti momenti che rimarranno impressi per tutta la stagione. Ci sarebbero molti di più di soli tre migliori e per questo è giusto citare le due splendide reti di Sergei Petrov e Marcus Berg con le quali il Krasnodar è riuscito a sbarazzarsi dell’Arsenal. Una menzione d’onore va anche al portiere dell’Ufa Belenov che con le sue parate ha evitato la sconfitta dei suoi contro lo Spartak, ma c’è chi è riuscito a fare di meglio.
FLOP 3
3) JORDAN LARSSON (SPARTAK MOSCA) Non avrebbe meritato del tutto la presenza tra i peggiori, ma in una giornata dove sono state molte di più le cose belle che quelle brutte il suo errore dal dischetto pesa enormemente. Il sinistro dello svedese è abbastanza telefonato e a mezza altezza e per Belenov, una volta indovinata la direzione, risulta abbastanza facile respingere il tiro che avrebbe permesso allo Spartak di pareggiare. L’1-1 arriverà poco dopo e Larsson calcerà bene il corner per il colpo di testa di Ponce, ma quell’errore condizionerà tutta la sua partita e per l’arrembaggio finale verrà tolto per far spazio a Glushenkov. Una giornata no dopo un grande inizio può capitare.
2) ROSTOV Contro lo Zenit era arrivata una sconfitta prevedibile ma giocando la partita fino alla fine. Contro la Dinamo Mosca invece il Rostov fa un preoccupante passo indietro perdendo per 2-0 senza mai rendersi realmente pericoloso. Le azioni latitano e ci prova solo Shomurodov con un destro da fuori area parato da Shunin. I moscoviti sono padroni del campo e chiudono la sfida in tre minuti con i gol di Philipp e Komlichenko. Il calendario non era dei più agevoli, ma tre punti in altrettante partite non è certo un andamento soddisfacente dalle parti del Don.
1) ARSENAL La stagione 2020-21 a Tula non riesce proprio a ingranare. Dopo il misero punto raccimolato nelle due gare interne contro Akhmat e Ufa ecco il tracollo alla prima difficoltà. Il 2-0 finale del Krasnodar è quasi la notizia migliore per una squadra giallorossa che dopo i primi secondi non è mai stata in partita. Perché pronti via e Lutsenko si è ritrovato solo davanti a Safonov, ma il ventunenne portiere è stato perfetto in uscita. Per il resto si è assistito a un monologo neroverde che condanna l’Arsenal a un ultimo posto, per ora condiviso, ma nelle prossime due gare interne contro Dinamo Mosca e Khimki servirà una sterzata importante.
TOP 3 3) ODISE ROSHI (AKHMAT) Partire dalla panchina non fa mai piacere a nessuno, ma far ricredere il proprio allenatore con una prestazione da urlo è sempre un’immensa soddisfazione. Se poi i gol sono due capolavori come quelli messi a segno da Odise Roshi l’estasi è totale. L’albanese ha trovato il raddoppio del suo Akhmat contro il Rotor grazie a una splendida rovesciata che ha sorpreso Dovbnya e, dopo che Serchenkov ha riaperto la sfida, un diagonale di collo destro all’angolino ha regalato la definitiva vittoria ai caucasici. Dopo anni difficili nella passata stagione ha trovato un po’ di continuità e chissà che questa doppietta non sia la svolta della sua annata.
2) CHRISTIAN NOBOA (SOCHI) La classe e il talento dell’ecuadoregno Christian Noboa non sono stati intaccati dall’età e a trentacinque anni sa ancora essere l’uomo in più per il suo Sochi che spera in una salvezza più tranquilla. Contro il Rubin Kazan la sfida è stata palpitante e i tatari sono stati in grado di ribaltare la sfida portandosi sull’1-2. A pochi minuti dalla fine serviva un’invenzione e il sudamericano ha calciato una perfetta punizione che ha sorpreso Dyupin sul suo palo. I biancoblu volevano la prima vittoria in campionato ed è stato ancora un calcio piazzato di Noboa a risultare decisivo. Il suo destro telecomandato ha trovato la testa di Ivan Miladinović a tempo ormai scaduto e con una splendida rimonta il Sochi ha fatto un gran passo in avanti in classifica.
1) SARDAR AZMOUN (ZENIT) Chissà dove giocherebbe ora Sardar Azmoun se avesse quella continuità in più per diventare uno dei migliori attaccanti d’Europa. L’iraniano sa essere completo e nello scontro al vertice contro il Cska Mosca lo ha dimostrato. Una doppietta da campione con due stoccate al volo che hanno reso impossibile qualsiasi intervento di Akinfeev. L’1-0 lo ha realizzato calciando di collo destro su una perfetta sponda del suo gemello del gol Dzyuba. Dopo il pareggio di Vlašić lo Zenit ha dovuto saper soffrire, ma a metà ripresa ecco il raddoppio. Da un cross basso di Karavaev è stato Azmoun a liberarsi dalle marcature e a mettere la palla nell’angolino prendendo il portiere in controtempo. Una doppietta nella giornata più importante che regala ai pietroburghesi il primo posto solitario.