Toni al miele su Chiesa e Vlahovic: “Possono diventare come me e Ribery” | OneFootball

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·5 febbraio 2023

Toni al miele su Chiesa e Vlahovic: “Possono diventare come me e Ribery”

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L’ex attaccante di Juventus, Bayern Monaco e Fiorentina, Luca Toni, ha rilasciato un’interessante intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato dell’alchimia calcistica fra Chiesa e Vlahovic, spendendo parole al miele per i due gioielli bianconeri. Ecco le sue dichiarazioni, estratte direttamente dalla Rosea.

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)


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Juve, le dichiarazioni al miele di Toni su Chiesa e Vlahovic

Il paragone con lui e Ribery “Chiesa e Di Maria possono diventare per Vlahovic un po’ quello che è stato Ribery per me al Bayern”.

Sull’alchimia fra Chiesa e Vlahovic “Era la prima volta che giocavano insieme nella Juventus dopo essere stati compagni in passato alla Fiorentina. Tanto a Federico quanto a Dusan va dato il tempo di ritrovare la miglior condizione e ilfeelingdeitempiviola.Però, a livello di caratteristiche, hanno tutto per diventare una bella coppia. Chiesa ha già dimostrato di essere un giocatore top, penso alle prestazioni in Champions e al trionfo all’Europeo con l’Italia, mentre Vlahovic soltanto a tratti. Uno come Fede, abile a strappare, a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica, può diventare la fortuna del serbo, che come tutti i centravanti ha bisogno di essere servito in area. E non dimentichiamoci Di Maria…”.

Sull’ipotesi tridente con Di Maria “Se sta bene, io Di Maria lo vorrei sempre in campo. L’argentino e Chiesa sono diversi tra loro come caratteristiche, ma hanno in comune almeno due qualità importanti: saltano l’uomo e sono generosi. Per un bomber è il massimo avere vicino gente così. Se penso a quanti gol mi ha fatto segnare il mio amico Ribery con i suoi assist…”.

Sulla Juventus a -15 “Senz’altro non è una situazione semplice, anche perché la penalizzazione è arrivata a metà campionato e non all’inizio. Però, come in tutte le cose, ci può sempre essere un aspetto positivo. Adesso la Juventus può giocare più libera di testa e con meno pressione”.

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