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·24 aprile 2024

Tommasi: «Vi spiego gli episodi da VAR di Cagliari Juventus»

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Dino Tommasi, ex arbitro e vice commissario della CAN, ha parlato degli episodi da VAR della sfida tra il Cagliari e la Juventus

Nella serata di ieri è andata in scena la puntata di Open Var relativa alla 33a giornata del campionato di Serie A 2023-2024. Durante la stessa Dino Tommasi, ex arbitro e vice commissario della CAN, ha parlato degli episodi da VAR della sfida tra il Cagliari e la Juventus. Le sue parole:

RIGORE PER MANO DI BREMER – «(Dal campo n.d.r.) a Piccinini gli era proprio sfuggito il contatto, Bremer assieme a Gatti vanno in opposizione a Dossena. Bremer, in ritardo, nell’opposizione fa muro con il braccio sinistro; il quale è sicuramente fuori dal corpo, oltre la linea della spalla. Il giocatore è di profilo, questa è sicuramente una opposizione irregolare. Fa se stesso più grande, è in ritardo e copre proprio lo spazio per il passaggio del pallone dopo il colpo di testa del giocatore del Cagliari. E’ opposizione ad un tiro, in questo caso è punibile con il calcio di punizione diretto, ovvero il rigore».


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IPOTESI – «Se l’avesse toccata prima di testa? In questo caso, con un braccio così scomposto che ha fatto muro, sarebbe comunque calcio di rigore. Se lui nel controllare il pallone se lo vedesse schizzare sul braccio allora sarebbeuna situaione diversa. In questo caso fa muro, è proprio opposizione con il braccio che è fuori dal corpo quindi è punibile».

COMUNICAZIONE – «La comunicazione della squadra arbitrale? Bravissimi Var, aVar e arbitro. Cercano la camera migliore possibile per drae le migliori soluzioni a Piccinini in questo caso per la valutazione della situazione. Questo vale sia per il punto di contatto sia per la dinamica, propongono al’arbitrola camera migliore per prendere la decisione corretta».

CONTATTO MINA-ALCARAZ – «Sia Piccinini che l’assistente di cui sentite la voce adottano una decisione uguale. E’ una situazione molto complessa, gli organismi internazionali parlano di “illegal use of arms” in tutte quelle situazioni in cui anche nel tentativo di giocare il pallone. Ci riesce, Piccinini e Baccini in sala var vedono la contestualità della tra contatto e colpo di testa quindi lo reputano regolare. La nostra lettura è parallela e conseguente a quanto emerge dal topic sull’uso delle braccia a livello internazionale».

SPIEGAZIONE – «E’ una situazione di difficile lettura ma punibile. Il motivo è che Mina deve avere, pur nella volontà di giocare il pallone, il controllo delle proprie braccia com’è nel caso dello step on foot. Se il movimento delle braccia avviene con noncuranza, pur essendoci le attenuanti della velocità perchè la situazione è scarica, c’è l’aggravante dell’intensità. E’ eccessiva quella che mette Mina nel braccio che finisce sulla testa di Alcaraz. Così diviene punibile con un calcio di rigore, la ratio della norma internazionale è per l’incolumità fisica dei giocatori. Seppur Mina ha tutto il diritti di giocare il pallone, deve anche prestare attenzione alle conseguenze che può causare con le braccia. Situazione di campo che l’arbitro vede e valuta in tal modo. Situazione punibile per imprudenza con fallo e giallo».

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