TIME MACHINE: IL MILAN-BORDEAUX DI BAGGIO | OneFootball

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AC Milan

·9 aprile 2024

TIME MACHINE: IL MILAN-BORDEAUX DI BAGGIO

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Contro la Roma, in generale contro un avversario italiano, per la prima volta nella nostra storia in Europa League/Coppa UEFA. E allora, per avvicinarci al primo round del Quarto di finale dell'Europa League 2023/2024, ricordiamo l'andata del Quarto della Coppa UEFA 1995/96. Oggi è la Roma, ieri era il Bordeaux. Sempre a San Siro. Protagonista della serata, Roberto Baggio. Ed è dalla sua prospettiva che riviviamo il 2-0.

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Il Divin Codino ha colorato anche di rossonero la propria straordinaria carriera. Arriva al Milan dopo le giovanili al Caldogno (il paese dov'è nato), l'esordio al Vicenza, la Fiorentina e la Juventus in Serie A, un doppio Mondiale con la Nazionale e, da sottolineare, il Pallone d'Oro. Un bagaglio di vittorie e riconoscimenti davvero importante per uno dei migliori giocatori del nostro calcio. Il 1995/96 è la prima annata in rossonero di Baggio. Dall'assist di Padova al gol all'Udinese, in campionato sboccia da dicembre in poi quando, nel giro di dieci gare, gioca, segna e determina. In Coppa UEFA brilla di fronte allo Zagłębie Lubin e colpisce lo Strasburgo (doppietta), fino ad arrivare alle 20.45 del 5 marzo.


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Il Diavolo di Capello aspetta il Bordeaux dopo aver eliminato Zagłębie Lubin, Strasburgo e Sparta Praga. Da segnalare la presenza di Vieira in una delle rarissime apparizioni e l'assenza di bomber Weah, rimpiazzato proprio da Baggio. Bloccato da Ielpo il tentativo di Bancarel, la squadra cresce e attacca insistentemente: Baggio lambisce il palo di destro e poi si ripete di sinistro, Desailly è impreciso. Al 29' la sblocchiamo dopo una bella azione: Simone per Savićević, appoggio per Eranio il quale sorprende Huard. Una botta dalla distanza di Croci porta la gara al riposo, nella ripresa è Roby-show: prende le misure su punizione, viene erroneamente fermato in posizione di offside rimanendo senza una potenziale grande chance e al 74' la delizia: punizione morbida e all'angolino a battere il portiere. Triplice fischio dopo il brivido Witschge, che spreca sottomisura.

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