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·20 febbraio 2022
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BANDECCHI TERNANA FERRARI – Bandecchi, presidente della Ternana, ha risposto ai tifosi che hanno commentato il video in cui ha esposto il suo pensiero. Ecco quanto riportato da ternananews.it:
A chi gli dice di ponderare le dichiarazioni perché così destabilizza l’ambiente Bandecchi risponde senza mezzi termini: “Non si preoccupi io so calcolare i rischi, qualcuno deve dirla la verità sennò si muore di noia. lo sono convinto che la mia Ternana sia fortissima e piena di campioni, che Lucarelli e il suo Staff siano eccellenti ma tutti insieme momentaneamente non hanno rispetto per quanto guadagnano e per il modo Divino in cui sono trattati per rispettare la città la Tifoseria e la Società. Piano piano troveranno la soluzione o faranno tutti una brutta figura. Sino ad oggi hanno parlato troppo e fatto troppo poco. I cugini di Perugia costano un quarto e stanno troppo avanti, parlano meno sono bravi e vincono, tanto di cappello. E’ giusto la loro tifoseria ci prenda per il culo, noi parliamo e non facciamo come i pagliacci. lo pago soluzioni non chiacchiere”
A chi gli fa presente che raramente ha visto una Ternana con questa unità e con questa volontà di offendere risponde: “Infatti raramente ha visto una Ternana con questi campioni e con questi costi diciamo una Ferrari e non una Berlinetta, speriamo l’autista si perfezioni come pilota sennò la Ferrari non serve, pragmatismo e umiltà”
Allora qualche altro tifoso gli fa notare che il centrocampo non è una Ferrari (a parte Palumbo) e che bisognerebbe alzare il livello, chiosa: “Anche su questo dissento: in panchina ci sono delle realtà inutilizzate e non usate al meglio. Per questo pago anche lo Staff”
E a chi gli chiede come mai è così arrabbiato spiega: “Volevo stare dove sta il Perugia e dato che a Luglio ho dato molto soldi a disposizione e ho chiesto a settembre a Lucarelli cosa pensasse e ho avuto risposte positive voglio ciò che si doveva fare in alternativa non voglio più sentire cazzate. lo sono stato troppo zitto mentre chi parlava si è convinto di cazzate. Ora parlo io…”