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·17 ottobre 2024

Tentata truffa al Barça: finta mail per rubare un milione nell’affare Lewandowski

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Il Barcellona è rimasto vittima di una tentata truffa milionaria nel 2022, quando il club blaugrana ha trasferito un milione di euro della commissione per l’acquisto di Robert Lewandowski a un uomo che si è spacciato per Pini Zahavi, l’agente del calciatore.

Secondo quanto riportato da Cadena Ser, i fatti sono avvenuti nell’estate del 2022, quando il club blaugrana ha acquistato l’attaccante polacco per 45 milioni di euro (oltre a 5 milioni di bonus). Alla fine di luglio, diversi dirigenti e alti funzionari del club sono stati contattati tramite mail da un indirizzo che riportava il nome di Pini Zahavi.


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I fatti e il tentativo di truffa

Nella mail si chiedeva che una parte della commissione per l’acquisto di Lewandowski fosse versata alla Bank of Cyprus, su un conto intestato a una persona diversa dal rappresentante. Nella mail si richiedeva un milione di euro e veniva fornito un numero di conto intestato a Michael Gerardus Hermanus Demon, indicato come avvocato.

Nella mail, inviata il 29 luglio 2022, il presunto Zahavi forniva tutti i dati per il trasferimento: la cifra di un milione di euro, il numero IBAN del conto corrente, il codice SWIFT (necessario per trasferimenti internazionali) e il nome completo del presunto avvocato, destinatario della somma: Michael Gerardus Hermanus Demon.

Secondo quanto emerge dall’indagine, questo conto bancario era stato aperto nello stesso mese di luglio del 2022 dalla persona destinataria del denaro. Il conto ha ricevuto il deposito di un milione di euro proveniente dal Barça, ma il dipartimento di Compliance della banca ha bloccato il trasferimento poiché lo ha considerato “ad alto rischio”, dato che sul conto non vi erano stati movimenti precedenti e non era stato presentato un documento valido che giustificasse il pagamento.

Una persona che affermava di essere Pini Zahavi ha contattato ripetutamente la banca, esercitando pressioni affinché i fondi venissero sbloccati, ma senza successo. Il presunto Zahavi ha inviato inoltre mail minatorie spiegando di volere denunciare il Barça alla UEFA e di bloccare l’iscrizione del club se non gli fosse stato versato il milione di euro.

Inoltre, secondo un’altra mail, la persona che affermava di essere Zahavi ha scritto ai dirigenti della Bank of Cyprus per fare pressioni affinché il trasferimento venisse approvato. Nel testo del messaggio si affermava che «Demon è un nostro intermediario in alcune operazioni di calcio e che la commissione per il trasferimento di Lewandowski al Barça gli spettava». La banca non ha accettato le pressioni e il conto è stato chiuso nell’ottobre del 2022.

Il Barça spiega di essere stato vittima di un tentativo di truffa, ma che i soldi alla fine non sono arrivati al presunto truffatore e sono stati recuperati. Il club catalano riconosce che, a luglio del 2022, ha ricevuto delle mail in cui veniva richiesto il versamento di un milione di euro come parte della commissione per il trasferimento di Lewandowski e che, successivamente, nel 2023, ha ricevuto altre due mail in cui venivano richiesti 250.000 euro ciascuna.

Il ruolo di Zahavi e la commissione

Lo stesso Zahavi ha successivamente affermato di non conoscere Michael Hermanus Gerardus Demon. L’agente ha spiegato che, un mese dopo che Lewandowski aveva firmato per il Barça, è stato contattato dal club per chiedergli se avesse richiesto il pagamento di un milione di euro a Cipro, come parte della sua commissione (complessivamente pari a 10,4 milioni).

Zahavi afferma di aver avvertito che la persona che inviava la mail non fosse lui. Il rappresentante aggiunge che, qualche settimana dopo, il club gli ha comunicato che era stato verificato che quello non fosse il suo indirizzo mail, né il suo numero di conto. Zahavi ha deciso di non presentare denuncia alla polizia, intuendo che lo avrebbe fatto il Barça.

La posizione della Bank of Cyprus

Lo Michael Hermanus Gerardus Demon – l’uomo che avrebbe dovuto teoricamente ricevere il denaro – non risulta registrato come avvocato in nessun Paese d’Europa. Vive ad Arnhem, una città dei Paesi Bassi, e ha 51 anni. Sui suoi social network appare in una foto al Camp Nou. Contattato, afferma che gli è stata rubata l’identità e che probabilmente è stato aperto un conto alla Bank of Cyprus utilizzando la sua identità rubata.

In merito a questa ultima informazione, la Bank of Cyprus ha difeso i suoi protocolli di sicurezza, affermando che è impossibile aprire un conto corrente con documentazione falsa o rubata. Inoltre, la banca ha specificato che il conto viene attivato solo dopo un incontro con la persona, fisicamente o tramite una videochiamata.

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