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Inter-News.it

·11 maggio 2024

Tebas tuona: «Stato deve intervenire. Serie A non sostenibile»

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Il presidente della Liga, ossia il campionato spagnolo, ha parlato con Tuttosport della situazione in Italia del calcio. Javier Tebas ha tuonato su un aspetto molto importante sulla Serie A e l’agenzia governativa.

IMPORTANTE – Javier Tebas è sicuro di ciò di cui c’è bisogno: «Io credo che sia una coincidenza e che solo Inghilterra e Italia siano situazioni simili, con i governi che stanno intervenendo mettendo in dubbio la sostenibilità economica dei campionati, in Inghilterra si è giunti all’estremo con la creazione di un’agenzia di controllo, un po’ come sta accadendo in Italia. In Spagna c’era un problema di corruzione della Federazione che noi della Lega avevamo denunciato più di una volta. Adesso ha visto il commissariamento. Noi sul fronte della sostenibilità ci siamo mossi da qualche anno con un regolamento di FairPlay finanziario che sta funzionando bene. Ha risanato i conti dei club. Credo, in entrambi i casi, che se non c’è un’autoregolamentazione da parte delle società, beh… lo Stato deve intervenire. Ci deve essere un’autoregolamentazione in tornei come la Serie A e la Premier che non sono sostenibili, come ho denunciato spesso. Così è inevitabile che lo Stato pensi a qualcosa per salvaguardare un’industria nazionale, in Italia il Governo dice spesso che vuole proteggere le industrie nazionali e il calcio lo è, perché con l’indotto dà lavoro a centinaia di migliaia di persone e può valere fino all’uno per cento del Pil nazionale. In Italia ci sono società con debiti astronomici, non è ammissibile per un settore così importante».


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Tebas e la spiegazione del problema in Serie A

SPIEGAZIONE – Tebas ha spiegato cosa non va per la Serie A e non solo: «È un problema di funzionamento del sistema. Le proprietà mettono soldi per acquistare giocatori e pagare loro gli stipendi con l’intento di vincere le competizioni o, magari, di essere promosse nella categoria superiore o di non retrocedere. Però solo una vince, solo quattro vanno in Champions o solo tre vengono promosse e, comunque, ce ne sono tre che retrocedono. Quindi se cinque o sei avevano investito per vincere, ce ne sono quattro o cinque che non lo hanno fatto, ma hanno creato inflazione nei costi. Quando sono arrivati i soldi dei diritti tv trent’anni fa sono aumentati i ricavi. Lo studio di quel periodo ci ha detto che i costi sono aumentati in proporzione superiore! Ed è un meccanismo che si moltiplica con il passare delle stagioni, fino a rendere insostenibile il calcio. La soluzione è un regolamento di FairPlay finanziario che funzioni e che venga applicato con rigore. Perché se c’è una società che prova a essere rigorosa, rischia di essere surclassata da una che non lo è, che fa debiti, e può prendere i migliori giocatori, aumentando l’inflazione»

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