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·30 gennaio 2024
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Nato il 18 luglio 1992, attaccante in forza al Porto e amatissimo in patria, l’iraniano Mehdi Taremi ha almeno due credenziali che lo rendono già ad oggi un idolo della tifoseria dell’Inter, che dal prossimo anno potrà ammirarlo da vicino. Se le rivali per eccellenza dell’Inter sono la Juventus e i cugini del Milan, lui ha già fatto il suo quando li ha incrociati in Champions League. Ecco cosa è successo nel recente passato.
La sua prima avventura nella massima competizione europea avviene nella stagione 2020-21. E proprio agli ottavi di finale, il suo Porto incrocia la Juventus di Andrea Pirlo. A far male alla Signora, con prevedibile sommo gaudio di chi tifa contro, ci mette pochissimi secondi. E lo fa approfittando di un clamoroso errore in stretta combinazione tra Rodrigo Bentancur, autore del retropassaggio, e Wojciech Szczesny, che gestisce male la sfera e si fa ingannare dal bomber. L’exploit è rilevante perché rientra nella vittoria per 2-1 dei lusitani. Ma ci sono anche due altre ragioni molto importanti: è la sua prima rete in Champions League ed è anche il primo giocatore iraniano ad andare a segno nella competizione.
Per quanto già significativo, a rendere Taremi un perfetto esempio di antijuventinità, c’è anche la gara di ritorno. Dove ne combina di ogni, anche in questo caso, con una rapidità che registra il cronometro. E anche stavolta, Mehdi è velocissimo nel denunciare apertamente tutta l’impreparazione della retroguardia bianconera. Al sesto minuto ha una doppia clamorosa occasione: è bravissimo Zaidu a vincere un duello fisico con Cuadrado sulla sinistra, per poi effettuare un cross basso dentro l’area piccola per Taremi che di piatto calcia verso la porta, ma trova la risposta di Bonucci sulla linea di porta. La sfera si alza a campanile, ancora il numero 9 del Porto salta più in alto di tutti e di testa colpisce la parte alta della traversa. Non è che un campanello d’allarme, che va a suonare decisamente più forte quando al diciannovesimo Demiral prova ad anticiparlo in area di rigore e colpisce in pieno la sua gamba sinistra. Il rigore viene trasformato da Sergio Oliveira e indirizza la partita nei giusti binari per i portoghesi, E tutto questo nonostante la colossale ingenuità di Taremi, che al nono della ripresa si prende un doppio giallo per avere allontanato la palla. In dieci contro undici il Porto riuscirà a passare il turno ai supplementari, non senza sofferenza.
Sistemata la Juve, nell’edizione successiva l’esuberante giocatore dà una spallata anche al Milan. E non è una pura immagine, ma la situazione che letteralmente si verifica nella gara che chiude il girone d’andata, quando in casa il Porto sconfigge il Diavolo per 1-0. Attaccante furbo, chiamato dai tifosi avversari “Piscinas” per tuffi e malizie non propriamente ortodosse, in questo caso dapprima rende la vita difficile alla retroguardia rossonera ma difetta di mira. Poi, al 20′ della ripresa, colpisce con un colpo alla schiena Bennacer, senza badare alla palla che rotola a Luis Diaz, autore del gol che decide l’incontro.
Vi è poi da aggiungere quanto successo l’anno scorso. Perché dopo Juventus e Milan, Taremi ha incrociato anche i suoi nuovi acquirenti. E proprio nella gara di ritorno tra Porto e Inter, un suo colpo di testa miracolosamente deviato da Onana sul palo ha permesso a Inzaghi di accedere ai quarti di finale e proseguire lungo quel cammino che si è concluso a Istanbul. Limitando così il suo contributo di gol in Champions League ai 5 fatti nella fase a gironi, quanto basta per farsi notare da tutti, Beppe Marotta in primis.