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·7 maggio 2025
Taremi finalmente protagonista: si riscatta contro il Barcellona

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·7 maggio 2025
Mehdi Taremi, fin qui un vero e proprio oggetto misterioso nella stagione dell’Inter, ha dato un contributo fondamentale nella doppia sfida contro il Barcellona. Il suo ingresso in campo, specialmente ieri sera, è stato decisivo per l’approdo dei nerazzurri alla finale di Monaco.
LA PARTITA – Inter-Barcellona 4-3 non rimarrà soltanto scolpita nella memoria di ogni tifoso interista, ma resterà indelebile come una delle più avvincenti sfide della storia del calcio europeo. Un’impresa che è stata resa possibile non dalle giocate dei singoli, ma dalla forza del gruppo creata da Simone Inzaghi. L’allenatore dell’Inter ha dimostrato ancora una volta davanti al mondo intero di essere uno dei migliori tecnici in circolazione, portando la propria squadra alla seconda finale di Champions League in 3 anni. Le scelte azzeccate dell’allenatore hanno permesso all’Inter di riprendere l’inerzia della partita quando sembrava sempre più indirizzata sul lato blaugrana. Inzaghi si è fidato dei propri calciatori in panchina, spesso criticati nel corso della stagione, e tutti hanno risposto presente nell’appuntamento più importante dell’anno. Tra i cambi, oltre ovviamente a Frattesi autore del gol decisivo, va sottolineato l’impatto che avuto nella gara Mehdi Taremi.
RITROVATO – Inter-Barcellona consente ai nerazzurri di accedere alla finale di Champions League e restituisce il Taremi ammirato con la maglia del Porto. L’attaccante iraniano, arrivato la scorsa estate per essere la riserva ideale di Lautaro e Thuram in attacco, ha disputato finora una stagione deludente, caratterizzata da prestazioni negative e solo 3 gol in 34 presenze. Di conseguenza, nonostante il contratto fino al 2027 con i nerazzurri, molti ritenevano difficile immaginare che avrebbe fatto parte della rosa di Simone Inzaghi anche nella prossima stagione. Questo era il giudizio, più o meno definitivo, prima della semifinale di Champions contro il Barcellona.
ANDATA – I primi segnali incoraggianti di Taremi erano arrivati già nella gara di andata. Con Lautaro costretto al cambio nel primo tempo, Inzaghi ha puntato sull’esperienza dell’ex Porto nonostante fosse Arnautovic la prima riserva in attacco. Il centravanti ex Porto ha risposto tirando fuori una buona prova: dialogando con i compagni, proteggendo bene palla e permettendo alla difesa di respirare nei momenti di pressione del Barcellona. Una prestazione con cui si era guadagnato la titolarità nel match di ritorno, se non fosse stato per l’incredibile recupero in extremis del capitano dell’Inter per esserci dal primo minuto nella gara di San Siro.
RITORNO – Ed eccoci arrivati all’indimenticabile gara di ieri sera. Taremi fa il suo ingresso in campo al 71′, nel momento di maggiore pressione del Barcellona, forte di aver rimontato il 2-0 iniziale. Già dalle prime battute si può ammirare un Taremi diverso da quello visto in Italia in questi mesi. Più cattivo e aggressivo, in grado di andare deciso su ogni pallone. Oltre alla tenacia e alla cattiveria agonistica, l’iraniano mostra lucidità nel momento dell’assist durante i supplementari. Servito in area da Thuram spalle alla porta, l’iraniano scarica di prima intenzione a Frattesi il pallone per il 4-3 che fa esplodere San Siro.
PROVA DIFENSIVA – Solo l’assist basterebbe a restituire la miglior immagine di Taremi con la maglia dell’Inter, ma è in difesa che si prende la scena, trasformandosi nella “kryptonite” di Lamine Yamal. Sacrificandosi sul lato sinistro per aiutare un Carlos Augusto in evidente difficoltà contro l’ala spagnola, Taremi è stato in grado in varie occasioni di anticipare le intenzioni del 17enne imprendibile, strappandogli il controllo del pallone senza fare fallo, e consentendo all’Inter di ripartire. Un contributo determinante. Adesso, l’iraniano ha tre gare prima della finale per confermare quanto di buono ha fatto vedere contro il Barcellona.