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·24 dicembre 2024
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Mehdi Taremi ha finora faticato a trovare lo spazio auspicato all’Inter di Simone Inzaghi. Alcuni elementi, dipendenti e indipendenti dal rendimento dell’iraniano, stanno incidendo su questa realtà.
IL PUNTO – Mehdi Taremi non ha chiuso il suo 2024 ante-natalizio, all’Inter, nel modo che sperava. L’iraniano, ancora a secco nel massimo campionato italiano, ha fatto il suo ingresso nella sfida vinta dai nerazzurri contro il Como soltanto all’89’, prendendo il posto di un Lautaro Martinez che ha provato senza successo a tornare al gol in nerazzurro dopo un mese e mezzo di astinenza. Oltre a quanto accaduto nell’ultima giornata di campionato, in generale Taremi ha avuto difficoltà a far emergere le qualità per le quali i dirigenti del club meneghino hanno deciso di ingaggiarlo a parametro zero nella sessione estiva di mercato.
DIFFICILE ADATTAMENTO – Entrare a pieno nei meccanismi di gioco di Simone Inzaghi è di per sé complesso, stante la loro maniacale predisposizione da parte del tecnico piacentino. Farlo in un contesto nel quale operano due attori protagonisti come Lautaro Martinez e, soprattutto, Marcus Thuram è ancora più complesso. Ne consegue che le difficoltà finora riscontrate da Taremi all’Inter, evidenziate non solo dallo scorso bottino in zona gol ma anche dalla frequente evanescenza che caratterizza le sue prestazioni in nerazzurro, non deve indurre a ragionamenti immediati.
LO SCENARIO – Piuttosto, ciò che deve unire la società e i tifosi dev’essere la comune consapevolezza del fatto che Taremi possa dare davvero tanto all’Inter, in presenza del giusto feeling con l’ambiente nerazzurro. Che ciò possa verificarsi nei prossimi mesi non è scontato, ma la storia dell’iraniano induce a provarci. Trasformare quanto è al momento “in potenza” in “risultato concreto” è una scommessa che vale la pena effettuare, stante il potenziale che il classe 1993 potrebbe garantire all’Inter. Disporre di un attaccante completo come l’iraniano rappresenterebbe un valore aggiunto importante per le ambizioni di Inzaghi. Così da soddisfare anche un altro scopo: garantire rotazioni ancora più efficaci al fine di incrementare le energie risparmiate dai due attaccanti titolari.