Lazionews24
·26 novembre 2024
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Igli Tare, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato di Gila, uno degli ultimi calciatori portati alla Lazio dall’ex direttore sportivo dei biancocelesti. Di seguito le sue parole.
GILA – «Per me è, insieme a Bastoni dell’Inter, il difensore di maggior prospettiva che c’è in Italia. L’ho preso io, ma non voglio salire sul carro dei vincitori. Ho sempre creduto in lui, pure quando giocava poco. Mi dispiace che inizialmente sia stato utilizzato quando non c’erano alternative e non per convinzione».
LAMENTELE PER IL POCO UTILIZZO IL PRIMO ANNO – «No. Ci ho parlato spesso, ha capito che era un momento. Nel calcio bisogna avere pazienza e fiducia. Le qualità emergono sempre».
HA MAI PENSATO DI AVERLO SOPRAVVALUTATO – «Era impossibile. Le qualità si vedevano in ogni allenamento».
É STATO DIFFICILE PRENDERLO – «Lo volevano un paio di spagnole, ma lui era convinto del nostro progetto. Gli avevamo prospettato la possibilità di giocare le coppe europee. Voleva crescere come calciatore e come uomo, facendo un’esperienza all’estero».
COSA LO IMPRESSIONA DI PIU’ DI LUI – «La determinazione. Appena ha giocato 3-4 gare di fila non ha più perso il posto. Non si fa esaltare o deprimere dal momento».